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Oscar 2025, Federica Brignone è la sportiva dell’anno per OA Sport! La classifica completa e l’albo d’oro

Il 2025 è stato un anno ricco di successi per lo sport italiano, caratterizzato da eccellenti risultati e da momenti di rilevante impatto agonistico. Nel corso degli ultimi dodici mesi non sono mancate imprese e gesta memorabili, capaci di scaldare il cuore di tutti gli appassionati. La redazione di OA Sport conferisce i premi e gli onori ai migliori sportivi italiani di questa stagione.    

Anche quest’anno abbiamo stilato una top-15, con lo scopo di premiare chi si è messo maggiormente in luce tra tante eccellenze. Specifichiamo chiaramente che si tratta di singole individualità (o massimo di coppie che gareggiano insieme), mentre per le squadre abbiamo pensato a una classifica apposita. Di seguito l’Oscar OA Sport per il miglior sportivo italiano e la nostra classifica riguardante il 2025.  

OSCAR OA SPORT 2025, MIGLIOR SPORTIVO ITALIANO 

SPORTIVO ITALIANO DELL’ANNO: FEDERICA BRIGNONE (SCI ALPINO)

Per alzare al cielo la mitica Sfera di Cristallo servono sforzi sovrumani: ogni fine settimana devi metterti in gioco, per tutto l’inverno, senza lasciare nulla al caso, cimentandoti in più discipline, senza praticamente poter tirare il fiato, rimanendo concentrati e con poca possibilità di incappare in passi falsi. Federica Brignone ci era già riuscita nel 2020, ma la stagione tagliata all’improvviso causa pandemia e il trofeo ricevuto a casa senza la festa sul campo avevano lasciato l’amaro in bocca. 

La fuoriclasse valdostana ha ingaggiato un durissimo testa a testa con la svizzera Lara Gut-Behrami, approfittando anche dell’infortunio della statunitense Mikaela Shiffrin. Il braccio di ferro è stato alla pari fino allo stop per lasciare spazio alla rassegna iridata, poi alla ripresa l’azzurra ha firmato lo strappo che le ha regalato l’apoteosi: la Coppa del Mondo generale torna tra le sue braccia, questa volta su un podio, di fronte al pubblico, tra le colleghe. 

In una stagione condita da dieci vittorie nel massimo circuito internazionale itinerante, che fanno salire il computo complessivo di affermazioni a quota 37 e di podi a 85, non così lontana dal primato di Alberto Tomba. Da padrona delle porte larghe si è laureata Campionessa del Mondo di gigante e a Saalbach si è messa al collo anche l’argento in superG. Sembrava tutto perfetto, poi ad aprile, in occasione dei Campionati Italiani, ha purtroppo accusato un grave infortunio. La corsa contro il tempo le permetterà di partecipare con profitto alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026? 

SECONDO POSTO: JANNIK SINNER (TENNIS)

I sacri prati. Uno dei grandi templi dello sport mondiale. Così iconici, affascinanti, emblematici, ammalianti. Dove si può fare la storia ed entrare nella leggenda. L’erba più magica, conosciuta in ogni angolo del Pianeta e assaporata solo dai miti, consacra per l’eternità. Jannik Sinner riesce nell’impresa di vincere a Wimbledon, diventando il primo italiano ad alzare al cielo il trofeo che incarna l’essenza del tennis più puro. 

Il fuoriclasse altoatesino trionfa con pieno merito dopo una splendida cavalcata, culminata con il successo contro il grande rivale Carlos Alcaraz, da cui aveva perso poche settimane prima nell’atto conclusivo al Roland Garros, facendosi annullare tre match-point consecutivi. L’apoteosi in terra britannica è l’apice di una stagione che ha portato in dote un altro Slam (gli Australian Open, dove ha difeso il titolo dell’annata precedente) e la conferma alle ATP Finals, regolando ancora Alcaraz. 

La contesa con lo spagnolo ha animato anche la finale agli US Open, degli Internazionali d’Italia e del Masters 1000 di Cincinnati, perse dal tennista italiano. Numero 2 del mondo a fine stagione, ma sulla classifica pesa la squalifica di tre mesi che ha dovuto scontare tra febbraio e aprile. Nonostante quel macigno è riuscito a rialzare la testa, non si è fatto trascinare nel baratro e ha confezionato una seconda parte di stagione davvero spettacolare, con quattro finali Slam da incorniciare. 

TERZO POSTO: MATTIA FURLANI (ATLETICA)

Il più giovane Campione del Mondo della storia nel salto in lungo. Più giovane di Carl Lewis, il mostro sacro della disciplina. Basterebbe questo per spiegare la grandezza dell’impresa firmata dal fuoriclasse laziale sulla pedana di Tokyo, ma non descriverebbe appieno la caratura dell’apoteosi iridata. Era quarto dopo il quarto salto, poi il guizzo da autentico fenomeno, la risalita di forza e il trionfo da brividi in una delle specialità più prestigiose e seguite del panorama atletico.  

Aveva faticato nelle prime prove e sembrava un po’ schiacciato dall’evento, nonostante ci arrivasse dopo essere stato protagonista a più riprese nelle grandi manifestazioni, poi la sua rincorsa ha trovato il giusto sfogo nella capitale nipponica e si è lasciato alle spalle tutti gli avversari con una stoccata degna di un talento innato. Il più giovane italiano a vincere un oro mondiale nell’atletica, considerando tutte le specialità.  

A 20 anni è volato a 8.39 metri e ha firmato una spettacolare doppietta, visto che inverno si era laureato Campione del Mondo indoor. L’azzurro ha unificato la corona con grande maestria, nella stagione successiva a quella in cui si rivelò definitivamente con il bronzo olimpico e l’argento continentale. Il secondo posto agli Europei Indoor per un centimetro, la seconda piazza al Golden Gala e la seconda posizione alle finali di Diamond League completano il quadro. 

QUARTO POSTO: FLORA TABANELLI (SCI FREESTYLE)

Siamo di fronte a un’autentica predestinata, un portento assoluto, una fuoriclasse di enorme caratura tecnica e agonistica, mai vista nell’universo dello sci freestyle alle nostre latitudini. Un fenomeno autentico, giovane, dominante, da coccolare, gioendo di tutte le imprese che è capace di confezionare e allietandosi con i suoi mirabolanti trick sulla neve: grazie a lei il Bel Paese ha imparato i segreti di una nuova disciplina, che fino a poco tempo fa era poco conosciuta. 

Flora Tabanelli si è laureata Campionessa del Mondo di Big Air, conquistando una commovente medaglia d’oro iridata: un’italiana non si era mai spinta tanto lontano, ma d’altronde la 18enne emiliana (ai tempi del trionfo era ancora minorenne) è abituata a scrivere pagine di storia, visto che poche settimane prima era diventata la prima azzurra ad alzare al cielo la Coppa del Mondo park&pipe (il trofeo generale che premia chi ha ottenuto i migliori sei risultati durante l’inverno tra Big Air, slopestyle e halfpipe), meritandosi anche la Sfera di Cristallo in questa specialità. 

Tre vittorie (due nel Big Air e una nello slopestyle) e sette podi complessivi in Coppa del Mondo, in una stagione davvero da incorniciare e che ha segnato un’epoca. Purtroppo lungo il cammino di avvicinamento alla nuova annata agonistica si è infortunata e ora la strada verso le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 è tutta in salita. 

QUINTO POSTO: ANDREA GIOVANNINI (SPEED SKATING)

Da autentico talento firma l’accoppiata dei fuoriclasse innati, l’uno-due dei dominatori acclarati, la doppietta dei cannibali: Mondiale e Coppa del Mondo nello stesso anno, da imperatore assoluto delle mass start. Riesce nell’en-plein con enorme disinvoltura, sciorinando sul ghiaccio una classe rimarchevole, pattinando con la dovuta sagacia tattica, emergendo nelle situazioni più complicate, gestendo la pressione, correndo sugli avversari ed emergendo in un finale concitato. 

La volata ad Hamar è stata imperiale, ha sfiancato tutti i rivali e si è imposto con il tempo di 7:56.57, regolando per cinque centesimi il sudcoreano Seung-Hoon Lee. Il classe 1993 è salito sul gradino più alto del podio iridato per la seconda stagione consecutiva, ma questa è la prima gioia individuale in carriera dopo il trionfo del 2024 nell’inseguimento a squadre (in questa occasione si è dovuto accontentare dell’argento insieme a Davide Ghiotto e Michele Malfatti).  

La Sfera di Cristallo alzata al cielo dodici mesi prima è restata saldamente nelle sue mani e ora l’attenzione è tutta per le Olimpiadi, dove potrebbe davvero fare saltare il banco. Tra l’altro la stagione è ripartita con una convincente affermazione in Coppa del Mondo, a dimostrazione delle sue acclarate capacità agonistiche. 

SESTO POSTO: ASSUNTA SCUTTO (JUDO)

L’azzurra più medagliata di sempre ai Mondiali di judo. Basterebbe questo status per giustificare la sua presenza nella top-10 dei migliori sportivi italiani del 2025, ma la napoletana è andata ben oltre, laureandosi Campionessa del Mondo nella categoria di peso fino a 48 kg, al termine di un’autentica cavalcata sul tatami di Budapest.  

Dopo i bronzi del 2022 e del 2023, la nostra portacolori è riuscita a salire sul gradino più alto del podio firmando addirittura tre ippon consecutivi. Dopo la delusione maturata alle Olimpiadi di Parigi 2024, la 23enne è stata bravissima nel golden score con la mongola Narantsetseg Ganbaatar agli ottavi di finale e ha poi travolto tutte le successive rivali, con tanto di successo di forza contro la kazaka Abiba Abuzhakynova nel match che metteva in palio il titolo.  

Assunta Scutto è diventata la sesta donna italiana ad aggiudicarsi un titolo mondiale nel judo dopo Emanuela Pierantozzi (l’unica ad averne collezionati due), Alessandra Giungi, Maria Teresa Motta, Margherita De Cal e Odette Giuffrida, pochi giorni dopo si è aggiunta al club anche Alice Bellandi.

SETTIMO POSTO: MICHELA MOIOLI (SNOWBOARD)

Michela Moioli si è laureata Campionessa del Mondo di snowboardcross, imponendosi in Engadina al termine di uno spettacolare duello con la britannica Charlotte Bankes. L’azzurra ha preso meglio l’ultimo salto, è riuscita a fare più velocità e ha superato l’avversaria al photo-finish, dopo un palpitante tuffo sulla linea del traguardo. Un pezzetto di tavola della nostra portacolori era davanti alla rivale e così si è potuto fare festa sulle nevi svizzere. 

Il titolo iridato sembrava maledetto per la Campionessa Olimpica di PyeongChang 2018, visto che prima di quest’anno era salita sul podio in quattro occasioni a livello individuale (argento nel 2021; bronzo nel 2015, 2017, 2019) senza però mai assaporare il gradino più alto. La bergamasca, che prima della stoccata in terra elvetica non si era imposta in Coppa del Mondo durante questa stagione, ha trionfato nella gara più importante dell’annata agonistica, da autentica fuoriclasse. 

La 30enne ha così messo l’ultimo tassello che mancava al suo glorioso palmares, in cui campeggiano tre Sfere di Cristallo e l’oro a cinque cerchi. Nell’occasione più importante ha fatto centro e ora guarda con ottimismo ed entusiasmo alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026.

OTTAVO POSTO: ALICE BELLANDI (JUDO)

La prima italiana a laurearsi Campionessa del Mondo forte dello status di Campionessa Olimpica. Una micidiale doppietta firmata da una judoka formidabile, che dopo l’apoteosi di Parigi 2024 non ha mollato la presa, ha trovato subito delle motivazioni importanti e ha saputo dettare legge anche sul tatami iridato di Budapest. Una vera e propria leggenda imperitura, padrona totale della categoria di peso fino a 78 kg e capace di salire un gradino del podio iridato dopo l’argento dello scorso anno. 

La bresciana ha infilato tre successi per ippon e un’affermazione in rimonta per wazi-ari contro la cinese Ma Zhenzhao per approdare all’atto conclusivo, dove ha incrociato la rivelazione tedesca Anna Monta Olek. La classe 1998 ha combattuto con personalità e ardore nel match che metteva in palio il titolo e ha costretto alle corde la teutonica, senza però trovare un varco nell’arcigna difesa della rivale. 

Le due contendenti erano accreditate di due shido a testa a tempo scaduto e si è così andati al golden score. Dopo sei infiniti minuti di supplementari, Alice Bellandi si è inventata uno splendido contrattacco, ha messo a segno lo yuko e ha potuto fare festa, diventando la settima italiana capace di fare suonare l’Inno di Mameli in un Mondiale, pochi giorni dopo la stoccata di Assunta Scutto. 

NONO POSTO: ROLAND FISCHNALLER (SNOWBOARD)

Al cospetto di un autentico mito senza tempo, capace di laurearsi Campione del Mondo a 44 anni e 182 giorni e di diventare l’atleta più anziano in assoluto negli sport invernali a conquistare il titolo iridato. L’azzurro ha firmato un’autentica impresa in Engadina, trionfando nel PGS dopo aver dettato legge con grande disinvoltura in tutti i turni a eliminazione diretta e regolando il tedesco Stefan Baumeister nell’atto conclusivo, dove ha dimostrato il suo sconfinato talento. 

A dieci stagioni di distanza dalla sua prima gioia mondiale nel PSL, il fuoriclasse altoatesino ha saputo imporsi anche nella specialità prevista anche alle Olimpiadi e ha così arricchito una gloriosa carriera. Tre settimane prima dell’apoteosi in Svizzera era riuscito a festeggiare anche in Coppa del Mondo, con la stoccata in quel di Krynica-Zdroj valsa la 22ma affermazione nel massimo circuito internazionale itinerante. 

DECIMO POSTO: FRANCESCA LOLLOBRIGIDA (SPEED SKATING)

Dalla maternità al tetto del Pianeta. L’impresa leggendaria di uno dei grandi fari dello speed skating tricolore, che sul ghiaccio di Hamar si è regalata una settimana da sogno e ha saputo salire sul podio iridato in ben due occasioni. Campionessa del Mondo dei 5000 metri con il tempo di 6:56.38, al termine di una fragorosa rimonta nei confronti della norvegese Ragne Wiklund, che era in vantaggio di due secondi e sessanta centesimi al suono della campana e che nell’ultimo giro è crollata, facendo i conti alla distanza con una tornata conclusiva da urlo della laziale. 

L’azzurra si è meritata la medaglia d’oro con un margine di diciotto centesimi ed è diventata la prima italiana di sempre in questo sport a fare suonare l’Inno di Mameli in ambito iridato, la seconda a mettersi al collo un alloro dopo il bronzo di Elena Belci sui 5000 metri nel 1996. Successivamente arriverà anche il bronzo nella mass start, rimpinguando un palmares in cui spiccano le due medaglie conquistate alle Olimpiadi di Pechino 2022 (argento sui 3000 e bronzo nella mass start): Milano Cortina si avvicina… 

UNDICESIMO POSTO: RICCARDO PIANOSI (VELA)

Un vero e proprio predestinato della vela, che nelle acque di casa ha completato la scalata perentoria ai vertici internazionali della sua specialità: dopo il bronzo del 2021 e l’argento dello scorso anno in campo iridato, il 20enne si è laureato Campione del Mondo di Formula Kite. Una magia firmata nelle acque di Quartu Sant’Elena, siglando la superlativa doppietta da padrone della disciplina dopo la stoccata agli Europei. 

Un doppio sigillo di lusso che ha aperto nel miglior modo possibile il cammino verso le Olimpiadi di Los Angeles 2028, tra l’altro dopo l’amarezza per il quarto posto ai Giochi di Parigi 2024. Il marchigiano classe 2005 si è comportato da padrone durante la settimana in Sardegna e ha poi piazzato la stoccata risolutiva regolando il singaporiano Max Maeder dopo un palpitante duello che ha ulteriormente dimostrato la caratura tecnica di questo ragazzo. 

DODICESIMO POSTO: DAVIDE GHIOTTO (SPEED SKATING)

Quando nome e cognome di un atleta rimandano direttamente a una specialità, quando un fuoriclasse impersonifica al meglio una disciplina, quando un talento domina in lungo e in largo su una distanza, aprendo una vera e propria era, instaurando un regno longevo e che passerà alla storia. Imperatore dei 10.000 metri con tre affermazioni iridate consecutive. 

Davide Ghiotto conferma il proprio strapotere sul chilometraggio più lungo nell’universo dello speed skating e non si accontenta di meritarsi il gradino più alto del mondo, ma demolisce la concorrenza: il più vicino si rivelerà il polacco Vladimir Semirunniy, che chiuderà ad addirittura 3.78 secondi dal nostro portacolori.  

Il tutto da detentore del record del mondo (12:25.69) e dopo l’argento portato a casa nella staffetta con Malfatti e Giovannini

TREDICESIMO POSTO: STEFANIA CONSTANTINI/AMOS MOSANER (CURLING) 

Dopo essersi laureati Campioni Olimpici a Pechino 2022, la coppia tricolore si era sciolta. Riunitisi per incominciare il cammino verso le Olimpiadi, gli azzurri hanno prontamente fatto centro: Campioni del Mondo di curling doppio misto, al termine di un’autentica cavalcata, proprio come era riusciti a fare nella capitale cinese.  

Due autentici predestinati che insieme riescono a fare la differenza ai massimi livelli e permettono all’Italia di toccare vette inesplorate: prima del loro avvento il Bel Paese non aveva mai festeggiato un oro a cinque cerchi e un titolo iridato in questo sport… Ora l’obiettivo è scritto nero su bianco: sognare il bis ai Giochi, di fronte al proprio pubblico. 

QUATTORDICESIMO POSTO: MASSIMO FABBRIZI/ALESSIA IEZZI (TIRO A VOLO)

Campioni del Mondo nel trip a coppie miste, imponendosi ad Atene in una specialità olimpica e che sarà dunque presente anche ai Giochi di Los Angeles 2028. Gli azzurri sono stati impeccabili nella finale per l’oro disputata nella capitale, regolando i sammarinesi Gian Marco Berti e Alessandra Perilli con il punteggio di 45-40. Soddisfazione per il 48enne, argento alle Olimpiadi di Londra 2012, e dalla 29enne, chirurgica nelle fasi calde del match decisivo per salire sul gradino più alto del podio. 

QUINDICESIMO POSTO: MAURIZIO BORMOLINI (SNOWBOARD)

Tre vittorie e sette podi per meritarsi la Coppa del Mondo generale di snowboard e il trofeo di specialità di PGS, riscattandosi dalla beffa subita un paio di anni fa, quando si vide strappare la Sfera di Cristallo per appena quattro punti. L’azzurro ha meritato il trofeo per la costanza dei risultati e per la solidità offerta durante l’inverno, culminato con il trionfo nella prova mista del parallelo ai Mondiali in coppia con Elisa Caffont. Maurizio Bormolini è poi ripartito da dove aveva lasciato, vincendo di class il PGS di Mylin a inizio dicembre. 

ALBO D’ORO SPORTIVO DELL’ANNO OA SPORT   

2013 – Vincenzo Nibali (ciclismo) per il settore maschile / Jessica Rossi (tiro a volo) per il settore femminile   

2014 – Vincenzo Nibali (ciclismo)   

2015 – Flavia Pennetta (tennis)   

2016 – Gregorio Paltrinieri (nuoto)   

2017 – Federica Pellegrini (nuoto)   

2018 – Francesco Molinari (golf)   

2019 – Dorothea Wierer (biathlon)   

2020 – Filippo Ganna (ciclismo)   

2021 – Marcell Jacobs (atletica)   

2022 – Francesco Bagnaia (motoGP)   

2023 – Jannik Sinner (tennis)   

2024 – Jannik Sinner (tennis)  

2025 – Federica Brignone (sci alpino)

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