Salto con gli sci, l’Italia approccia la Tournée in sordina. Eppure, in passato, fu protagonista
Non c’è molto da dire sull’Italia del salto con gli sci in vista della Tournée dei quattro trampolini. Alex Insam non potrà partecipare alla tappa inaugurale di Oberstdorf come conseguenza della seconda squalifica stagionale, patita a Engelberg.
Quando tornerà in azione, l’obiettivo sarà di superare la qualificazione, così come per Giovanni Bresadola. L’ingresso in zona punti, sic stantibus rebus, può esser figlio di situazioni di fortuna, come accaduto a Kuusamo. L’argomento può esser chiuso qui, d’altronde non c’è da menare il can per l’aia.
Meglio, allora, dedicarsi a un ripassino storico e ricordare quando l’Italia ha recitato ruoli di rilievo nel cast di supporto della prestigiosissima Vierschanzentournee. Il miglior piazzamento mai conseguito da un azzurro è, e resterà per almeno un altro inverno, il 6° posto di Roberto Cecon nell’edizione 1993-94.
Il friulano fu poi 7° nella classifica finale del 1994-95, quando peraltro si issò sul podio nella gara di Bischofshofen (si attestò alla piazza d’onore, alle spalle dell’austriaco Andreas Goldberger). Per trovare risultati comparabili da parte del movimento azzurro, si deve tornare all’inizio degli anni ’60.
In molti ignorano che Nilo Zandanel arrivò terzo nella gara di Garmisch-Partenkirchen disputata il giorno di Capodanno del 1961. In quella Tournée, l’atleta veneto (vissuto fra il 1937 e il 2015) chiuse la classifica generale in settima posizione.
Esiste anche un altro piazzamento nella top-10 nella graduatoria assoluta della Tournée, assolutamente misconosciuto perché arrivato silenziosamente, ma tuttavia legittimo e purtroppo dimenticato. Antonio Lacedelli fu 8° nel 1985-86. Altri tempi, oramai lontani quattro decenni dalla realtà attuale.

