Sci di fondo: Pellegrino e non solo, l’Italia porta avanti quasi tutti nella sprint di Davos
Terminata da pochi minuti la qualificazione della gara sprint a tecnica libera di Davos, in Svizzera, tradizionalmente nota come appuntamento di primo livello del circuito maschile. E per l’Italia, come stiamo per andare a vedere, c’è una larghissima parte di buone notizie.
In campo femminile le prime posizioni sono a larga maggioranza svedesi. Jonna Sundling si prende la prima posizione con 2’38″59. Tra lei, Maja Dahlqvist (+2″37) e Linn Svahn (+2″48) si inserisce al secondo posto Mathilde Myhrvold in quota Noervegia a 1″97, poi la top 5 la completa la svizzera Nadine Faehndrich a 2″83. In top ten anche le tedesche Coletta Rydzek e Laura Gimmler, a 3″42 e 3″90, poi la quarta delle svedesi, Johanna Hagstroem, a 4″27. Ottima soddisfazione per Iris de Martin Pinter, prima delle italiane col nono tempo a 4″51 da Sundling; chiude la top ten la finlandese Jasmi Joensuu a 4″83.
Anche le altre italiane al via (salvo Caterina Ganz, che però non è partita) vanno avanti da questa qualificazione. In particolare, Federica Cassol è 25a a 7″28 mentre, per Nicole Monsorno, si aprono le porte della fortuna, perché il 30° e ultimo tempo è sia suo che della finlandese Hinna Niemela, ma a 8″62 ad andare avanti è lei.
In campo maschile, invece, la vera notizia (che, per la verità, saltuariamente si verifica) è che il primo posto non è di chi ci si aspetta. Davanti a tutti c’è il francese Lucas Chanavat in 2’19″83, poi l’americano Ben Ogden a 87 centesimi e solo adesso troviamo Johannes Hoesflot Klaebo, terzo a 1″12. Dietro il fenomeno norvegese lo svizzero Janik Riebli a 1″35 e un validissimo Federico Pellegrino, che su nevi molto “sue” è quinto a 2″72. Sesto l’altro USA Jack Young a 2″87, settimo lo spagnolo Jaume Pueyo a 2″90, ottavo il tedesco Jan Stoelben a 3″87, poi c’è il numero 2 norge delle sprint Erik Valnes a 3″49 e, quindi, una top ten chiusa da Michael Hellweger, ottimo decimo a 3″42 assieme all’ulteriore elvetico Roman Alder.
I sorrisi d’Italia continuano con Davide Graz, che passa da 20° a 4 secondi netti da Chanavat, ma anche con Simone Mocellini, 24° a 4″83, e con Martino Carollo, 26° a 5″03. Si può ben dire che la questione di coerenza con quanto visto ieri ci sia tutta. L’unica nota stonata riguarda Elia Barp, che finisce a 53″02 per ragioni che, evidentemente, esulano dalla sua bravura e hanno a che fare con il manto nevoso che c’è sotto i suoi sci.

