Adriano Panatta e Paolo Bertolucci: “Alcaraz e Sinner sono fortissimi, ma non hanno concorrenza”
Tutto troppo facile? Il 2025 del tennis ci ha salutato e già ci si prepara per la prossima annata, godendosi qualche giorno di vacanza, prima di tornare ad allenarsi in vista del primo grande evento del 2026, gli Australian Open a gennaio. Un anno in cui Carlos Alcaraz e Jannik Sinner hanno dominato il massimo circuito internazionale per il livello di gioco espresso e le vittorie.
Lo spagnolo e l’italiano si sono divisi equamente la “torta Slam”, come era accaduto nel 2024: Carlitos si è imposto al Roland Garros e agli US Open; Jannik a Melbourne e a Wimbledon. L’iberico ha messo il proprio marchio su ben 8 tornei, mentre l’altoatesino su 6, spingendosi a giocare 10 finali sui 12 tornei affrontati in una stagione molto particolare per la sospensione di 3 mesi legata alla vicenda “Clostebol”.
Numeri che certificano come e quanto questi due ragazzi siano avanti rispetto ai proprio rivali. La classifica mondiale parla chiaro, se si guarda il distacco che c’è tra Sinner e il n.3 del ranking, Alexander Zverev. Si parla di 6340 punti di gap.
Intervenuti a Radio Deejay, Adriano Panatta e Paolo Bertolucci hanno espresso un parere nel merito: “Negli anni ’70 nella top10 ognuno aveva vinto almeno uno Slam. La competizione era più equilibrata: tutti potevano perdere. Oggi Alcaraz e Sinner non perdono mai. Sono fortissimi, ma oggi quasi tutti giocano allo stesso modo. Borg e Vilas affrontavano avversari simili, ma se avessero giocato contro me o McEnroe avrebbero perso: eravamo diversi. Oggi non c’è più questo, non ci sono attaccanti“, ha dichiarato Panatta.
“Nadal, Federer e Djokovic avevano una concorrenza durissima: Del Potro, Wawrinka, Tsonga… C’erano tanti candidati ai grandi titoli. Oggi ne sono rimasti solo due“, ha affermato Bertolucci. Un duopolio destinato a durare nel 2026, che pone l’accento sulla fase particolare del tennis mondiale. Vedremo se qualcuno saprà avvicinarsi l’anno venturo, per rendere lo sviluppo degli incontri più imprevedibile.

