Sci di fondo: affondo di Amundsen nella 20 km di Ruka. Carollo-Barp-Graz, bei segnali d’Italia
Vittoria numero 11 (o 12, contando l’intero Tour de Ski 2024) a livello individuale per Harald Oestberg Amundsen in Coppa del Mondo di sci di fondo 2025-2026. Il norvegese conquista per il secondo anno consecutivo la 20 km a tecnica libera Mass Start di Ruka, in Finlandia, e si mette in evidenza per voler essere tra i grandi protagonisti dell’annata nelle gare distance. 44’42″5 il tempo del classe 1998 che in tema di Mondiali ha quattro medaglie nel proprio palmares.
Come di consueto, la gara non offre particolari spunti per la prima parte, o meglio in sostanza fino al nono chilometro. Qui provano a fare ritmo Vermuelen e Anger seguiti da Lapalus: sono loro tre che tentano la fuga, con il gruppo italiani (Barp, Pellegrino, Graz, Carollo) che si rivela particolarmente attivo nel tentativo di ricucire lo strappo.
Il terzetto di testa, però, aumenta progressivamente il proprio vantaggio fino a portarlo attorno alla decina di secondi. Al 13° chilometro Lapalus non tiene gli altri due e li lascia andare, con il divario che va tra i 10 e i 15 secondi lungo tutto il tempo.
La salita dell’ultimo giro sembra mettere in difficoltà Barp, che degli azzurri è il più volitivo, mentre sono i norvegesi a fare di tutto per riprendere i due di testa. Ci riescono alla vigilia dell’ultima salita, con Desloges e Ketterson compagni del trio Carollo-Barp-Graz che tenta di tornare sui due ex leader più Amundsen, Hedegart e Nyenget. Sono questi tre, assieme ai due ex leader, a riuscire però a tenere qualche secondo di vantaggio, con Klaebo che ovviamente, avendo davanti connazionali, non si muove.
Sull’ultima salita è Amundsen a tentare l’affondo, riuscendo a guadagnare alcuni metri su tutti gli altri, e sono quelli che bastano per andare a vincere davanti a Hedegart, Anger e Nyenget. Quinto finisce Vermuelen, poi Desloges, Stenshagen, Carollo ottavo e alla miglior performance della sua giovane carriera in Coppa del Mondo, Ketterson, Barp decimo e Graz undicesimo.
Questi, in particolare, i distacchi: Einar Hedegart (Norvegia) 2° a 1″9, Edvin Anger (Svezia) 3° a 2″3, Martin Loewstroem Nyenget (Norvegia) 4° a 4″5, Mika Vermuelen (Austria) 5° a 8″4, Mathis Desloges (Francia) 6° a 10″6, Mattis Stenshagen (Norvegia) 7° a 11″3, Martino Carollo (Italia) 8° a 12″1, Zak Ketterson (USA) 9° a 13″, Elia Barp (Italia) 10° a 13″6, Davide Graz (Italia) 11° a 13″7. Johannes Hoesflot Klaebo termina 15° a 18″3, e la faccia che mostra alla fine non suggerisce esattamente felicità.
Finisce 25° Federico Pellegrino, con un distacco di 38″2, mentre per Simone Daprà c’è il 34° posto a 58″ e per Paolo Ventura il 54° a 1’51″8.

