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Speed skating, la situazione dell’Italia per la qualificazione olimpica del team-pursuit a Milano Cortina 2026

Al termine della seconda tappa della Coppa del Mondo 2025-2026 di speed skating è diametralmente opposta la situazione nella corsa alla qualificazione olimpica per i due team pursuit azzurri, con gli uomini praticamente certi del pass e le donne che dovranno compiere un miracolo sportivo per ottenerlo. L’ultima gara a disposizione prima della chiusura del periodo di qualificazione olimpica è la quarta tappa di Coppa del Mondo, in programma ad Hamar, in Norvegia, dal 12 al 14 dicembre: al termine della prova diventeranno definitive le due classifiche, a punti ed a tempo, e saranno definiti gli otto pass olimpici.

Nel team pursuit, sia al maschile che al femminile, infatti, ci sono otto posti a disposizione per i Giochi, dei quali 6 assegnati tramite la classifica a punti e 2 tramite quella a tempo: l’Italia, in chiave qualificazione olimpica, avrà però una carta in più da giocarsi. In base alla Classifica Speciale di Qualificazione Olimpica a Tempo (SOQCT), per gli inseguimenti a squadre verranno stilate due liste di 4 riserve: nel caso in cui l’Italia, in quanto Paese ospitante, abbia un team inserito nelle liste di riserva, allora riceverà una quota addizionale nella relativa specialità.

Il terzetto maschile, composto da Davide Ghiotto, Michele Malfatti ed Andrea Giovannini, è caduto a Salt Lake City, ma ha messo le cose a posto a Calgary, grazie al crono di 3:37.95 fatto segnare in Division B: gli azzurri hanno il miglior tempo tra le Nazioni al di fuori delle prime 6 della classifica a punti. Anche se l’Italia non dovesse rientrare tra le migliori 6 dopo l’ultima tappa, appare difficile che gli azzurri possano essere privati del pass olimpico con il crono ottenuto in Canada: sul ghiaccio norvegese, non rapido come quello nordamericano, ben sei squadre tra quelle che seguono l’Italia nella classifica a tempo dovrebbero fare meglio di un crono che è di oltre un secondo al di sotto di quello valso l’oro iridato agli USA lo scorso anno ad Hamar.

Il terzetto femminile, invece, formato a Calgary da Francesca Lollobrigida, Linda Rossi ed Arianna Fontana, con quest’ultima al posto di Alice Marletti, in pista a Salt Lake City, ha migliorato il crono della prima tappa, ma non a sufficienza da rientrare in lista di riserva, ed ora sarà molto difficile centrare l’obiettivo ad Hamar. Le azzurre, infatti, in Canada hanno chiuso con il tempo di 3:02.90, rimanendo in Division B per la prossima tappa norvegese, condizione che in pratica pone l’Italia nell’impossibilità di rientrare tra le prime 6 della classifica a punti. Nella classifica a tempo, invece, le azzurre risultano fuori per due posti dalla lista di riserva, con l’ultimo crono utile appartenente alla Norvegia con 3:00.91: a patto che le padrone di casa non dovessero migliorarsi ad Hamar, le azzurre per scavalcarle in classifica dovrebbero far segnare un tempo molto vicino a quello con cui il Canada, sulla stessa pista, lo scorso anno conquistò il bronzo ai Mondiali (3:00.74).

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