F1, promossi e bocciati GP Las Vegas 2025. Un plauso allo sceneggiatore del Mondiale!
Chi sono i promossi e i bocciati del Gran Premio di Las Vegas di Formula 1, risoltosi con il successo di Max Verstappen davanti alle due Mercedes, seppur in virtù della squalifica delle McLaren al termine della gara?
PROMOSSI
VERSTAPPEN Max (Red Bull) – Perfetto, perché sfrutta al meglio l’incertezza iniziale di Norris e poi domina dall’inizio alla fine. Las Vegas va esattamente come doveva andare, ossia con un suo successo e con uno “zero”, seppur a posteriori, del britannico. Recuperare 24 punti in due Gran Premi e una Sprint resta difficile, ma non impossibile.
RUSSELL George (Mercedes) – Il ragazzo, un giorno, sarà un degno Campione del Mondo. Ha smesso di sbagliare, sa superare le difficoltà (come quella avuta con la gestione degli pneumatici e la noia allo sterzo). Un sabato sera sofferto premiato con un podio, poi tramutatosi da terzo a secondo posto grazie alla squalifica della McLaren. È più di un leoncino. È diventato adulto.
SAINZ Carlos (Williams) – Ricopre il proverbiale ruolo di “Best of the Rest”. Il settimo posto de facto, poi diventato quinto de jure, è una nuova riprova della sua vigorosa seconda metà di stagione. Ha fatto fatica, tanta fatica, sino alla pausa estiva. Dopodiché ha preso in mano la Williams e si sta facendo valere.
LO SCENEGGIATORE – Chi sta scrivendo la Storia di questo Mondiale? Chiunque sia, è uno sceneggiatore che ama il thrilling. Il colpo di scena della doppia squalifica McLaren tiene in corsa Max Verstappen per il titolo e rende più intrigante la vigila del double header mediorientale.
BOCCIATI
PIASTRI Oscar (McLaren) – Al di là della squalifica, la sua è stata una gara negativa. Sempre sovrastato da Norris, a lungo bloccato dietro ad Hadjar. Ha corso in maniera spenta, apparentemente rassegnata, come se dentro di sé si fosse già arreso nella rincorsa al titolo. C’è modo e modo di venire battuti. Il peggiore è senza lottare.
FERRARI – Errori di ogni tipo. Si salva solo Charles Leclerc per l’abnegazione e la grinta. Sul resto è meglio stendere un velo pietoso, perché andare oltre significherebbe sparare sulla Croce Rossa. Il colore non viene citato a caso.

