Quando può tornare n.1 Sinner? Perché agli Australian Open non sarà possibile
Il discorso legato al primato nel ranking ATP, per il momento, non è in discussione. O almeno, non fino agli Australian Open, perché fino a quel momento Carlos Alcaraz potrà godere di una sufficiente dote di punti nei confronti di Jannik Sinner, anche in virtù dei risultati da difendere nei tornei.
A Melbourne, infatti, Alcaraz, oggi a 12050, difende appena 400 punti, quelli dei quarti di finale del 2025. Dovesse, per qualsiasi motivo, saltare il torneo, li perderebbe e scenderebbe a 11650, se invece lo giocasse avrebbe come minimo i 10 punti del primo turno e sarebbe a quota 11660. Chiaramente lo spagnolo punta ad ancor di più, tant’è che proprio l’Australia è un obiettivo dichiarato.
Sinner, invece, può solo restare a 11500 alla meglio, il che significherebbe aver completato il tris nello Slam che si gioca Down Under. I 2000 punti, infatti, sono l’eterna spada di Damocle sulla testa di ogni vincitore di uno dei quattro tornei maggiori, la quota più difficile da difendere in assoluto.
Il sorpasso, semmai, può arrivare nei tre mesi, da febbraio a inizio maggio, nei quali Sinner non ha punti da difendere perché era fermo a causa degli annessi e connessi della squalifica in questo 2025. Jannik ha a disposizione almeno 4000 punti con i quattro Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid. Se, poi, aggiungerà qualche altro torneo è un fatto tutto da vedere (quest’anno la programmazione sarebbe stata Doha-Rotterdam, e anzi era già in Qatar prima dello stop). Certo, anche Alcaraz in quel periodo ha da difendere poco (i 500 punti della vittoria a Rotterdam, i 100 di Doha, i 400 della semifinale a Indian Wells e i 10 dell’immediata uscita di scena a Miami), almeno fino alla stagione su terra dove la cambiale principale è quella dei 1000 punti a Montecarlo. In breve, potrebbe farsi primavera per un cambiamento.

