ATP Atene 2025, Luciano Darderi rimontato e battuto all’esordio da Miomir Kecmanovic
Si ferma all’esordio il cammino di Luciano Darderi, il quale dopo essere stato eliminato ieri in doppio, oggi esce di scena anche in singolare nell’ATP 250 di Atene, in Grecia: l’azzurro, numero 3 del seeding, e per questo esentato dal primo turno, negli ottavi cede al serbo Miomir Kecmanovic, il quale si impone in rimonta con lo score di 4-6 6-2 6-3 in due ore esatte di gioco e domani ai quarti affronterà lo statunitense Sebastian Korda.
Nel primo set ottimo inizio dell’azzurro, che strappa il servizio a trenta all’avversario, scappa sul 2-0 dopo aver tenuto il servizio ai vantaggi, e poi allunga ulteriormente portandosi sul 3-0 pesante. L’azzurro si porta sul 5-1, e poi nell’ottavo game sciupa due set point, con Kecmanovic che recupera uno dei due break di ritardo ed accorcia fino al 4-5. Darderi serve nuovamente per il set nel decimo game e questa volta tiene la battuta a trenta, chiudendo sul 6-4 dopo 38 minuti.
Nella seconda frazione i ruoli si invertono e Darderi nel secondo game cede la battuta ai vantaggi. Kecmanovic allunga sul 3-0 non pesante, ma l’azzurro nel quinto game opera il controbreak a trenta. Darderi non riesce a trovare l’aggancio, poiché nel sesto game il serbo ottiene nuovamente il break a quindici che vale il 4-2. L’azzurro si disunisce e nell’ottavo gioco cede ancora il servizio a quindici, col serbo che pareggia i conti con il 6-2 in 40 minuti.
Nella partita decisiva il balcanico dall’1-1 allunga sul 4-1 grazie al break a zero maturato nel quarto game, ma Darderi resta aggrappato all’avversario fino al 3-5. Kecmanovic nel nono game va a servire per il match ma finisce sotto 0-40, annulla le tre palle break, poi la lotta si sposta ai vantaggi, dove il serbo al terzo match point porta a casa il passaggio ai quarti sul 6-3 in 42 minuti.
Le statistiche premiano Kecmanovic, che vince 98 punti contro gli 80 di Darderi, anche grazie a 14 ace contro gli 8 dell’azzurro, il quale commette inoltre anche 5 doppi falli. Il serbo sfrutta 5 delle 9 palle break avute a disposizione e ne cancella 6 delle 9 concesse all’italiano.

