Puppo incredulo: “Sinner sembra San Francesco. In 45 anni mai vista una tale completezza alla sua età”
Un dominio totale. Ieri, in occasione della semifinale valida per i Masters 1000 di Parigi, Jannik Sinner ha giganteggiato contro il numero 3 al Mondo Alexander Zverev, imponendosi con un mortifero 6-0 6-1 e concedendo poco e niente al tedesco, molto provato fisicamente a causa della maratona dei quarti, dove è riuscito a battere in tre lunghissimi set Daniil Medvedev per 6-2 3-6 6-7.
Il successo del fuoriclasse italiano ha in qualche modo diviso l’opinione pubblica tra gli elogi alla superiorità assoluta dell’altoatesino e chi invece ha sottolineato quanto il teutonico abbia giocato con la spia della riserva accesa fin dal primo game. A intervenire sull’argomento ci ha pensato Dario Puppo in occasione dell’ultima puntata di TennisMania, rubrica di approfondimento in onda sul canale YouTube di OA Sport condotta insieme a Massimiliano Ambesi e Guido Monaco.
“Sono stato abbagliato da Sinner. Ho letto commenti del tipo che Zverev era uno zombie e non stava in piedi – ha detto Puppo – Se uno fosse in quello stato, non andrebbe neanche in campo. Se finisce 6-0 il primo set tra due giocatori così forti, è difficile che il secondo finisca nella stessa maniera. Il tedesco si è ritirato solo una volta in carriera, quando gli si è spezzata la gamba. Sinner sembra San Francesco per certe dichiarazioni, ma lui è fatto così. La combinazione tra risposta, servizio, giocate pazzesche, palle corte da brividi, la capacità di leggere meglio il gioco, alla sua età, io in 45 anni non ho mai visto nessuno giocare a questo livello di completezza”.
Il telecronista ha poi aggiunto: “All’età di Sinner non ricordo davvero niente del genere. Federer non aveva l’omogeneità di Sinner con diritto e rovescio. E Nadal non aveva il servizio di Sinner. Poi bisogna anche dire che Zverev ha avuto un problema, però secondo me non era serio”.
Il giornalista ha quindi proseguito: “Aliassime è un giocatore completo, portò Nadal al quinto set sulla terra. Il suo meglio lo esprime su questa superficie. Dal 2020 ha vinto 82 partite indoor: nessuno come lui. Dal punto di vista tecnico sicuramente Alcaraz è il giocatore più completo di questa generazione, ma la gestione del servizio e della risposta non è paragonabile a quella di Sinner. Jannik ha fatto 5 break a Cerundolo, 4 a Shelton, 6 a Zverev. Questa cosa non dovrebbe capitare in un torneo indoor. Sono numeri assurdi. Con 25 vittorie di fila indoor ha raggiunto la miglior striscia di Sampras. L’americano dominava col servizio, invece Sinner domina e basta con qualsiasi cosa. Sarei ammirato anche se non fosse italiano. Dopo la vittoria di Vienna, al di là che venisse da una esibizione dove l’intensità è stata diversa, io pensavo che vincesse due partite e poi vediamo se ce la fa, anche perché pensavo non volesse arrivare stremato a Torino. Invece è andato in crescendo partita dopo partita, oltretutto su un campo molto lento”.
Puppo ha quindi chiosato: “Sinner ci tiene tantissimo a vincere questo torneo. E’ in una posizione di calendario a lui scomoda. Arriva a questa finale con una condizione psicologica diversa, perché adesso non avrà una partita dopo e quindi non dovrà gestirsi. Non c’è più il concetto di attesa, lui va a prendersi il punto con delle accelerazioni. Non voglio dire che non ci sarà partita, ma credo che farà di tutto per non far entrare Auger-Aliassime in partita“.

