Taekwondo, Italia salvata dalla medaglia di Alessio ai Mondiali. Segnali contrastanti tra le seconde linee
Per la quinta edizione consecutiva dei Campionati Mondiali il taekwondo italiano ha conquistato almeno una medaglia, facendo sempre leva sul binomio stellare composto da Vito Dell’Aquila e Simone Alessio. Le due stelle azzurre si sono alternate sul podio iridato dal 2017 in poi, con il pugliese oro a Guadalajara 2022 e bronzo a Muju 2017 mentre il calabrese ha collezionato due titoli (Manchester 2019 nei -74 kg e Baku 2023 nei -80 kg) prima dell’argento di quest’anno a Wuxi.
Alessio ha assorbito senza troppi patemi il salto di categoria per questo nuovo ciclo olimpico verso Los Angeles 2028, dimostrandosi subito estremamente competitivo anche tra i pesi massimi e arrivando molto vicino alla medaglia d’oro mondiale nei -87 kg dopo un torneo di alto livello che chiude positivamente una stagione da quattro primi e due secondi posti su sei eventi disputati.
Purtroppo Dell’Aquila non è riuscito a riscattare la cocente delusione olimpica di Parigi 2024, tirando fuori comunque una buona prestazione (a conferma dei risultati incoraggianti dei mesi scorsi) e cedendo per un’incollatura ai sedicesimi con l’iraniano Abolfazl Zandi che ha poi dominato la scena vincendo con margine tutti gli incontri successivi nella -58 kg. In questo caso si può parlare sicuramente di un tabellone sfavorevole.
Il movimento tricolore sta però cercando in questi anni di aggiungere al tandem Alessio-Dell’Aquila uno o più nuovi big in grado di competere stabilmente per le medaglie nei grandi eventi internazionale e soprattutto ambire con credenziali ad una possibile qualificazione a cinque cerchi tramite ranking. L’età media della Nazionale è in caduta libera, ma chi sembrava pronto già nell’ultimo biennio ad esplodere definitivamente (pensiamo per esempio a Dennis Baretta e Giada Al Halwani) sta facendo fatica ad effettuare l’ultimo salto di qualità, come confermano i risultati di Wuxi 2025.
La Direzione Tecnica sta pescando quindi a piene mani dalle categorie giovanili, per provare ad accelerare il percorso di crescita ai massimi livelli di alcuni talenti in rampa di lancio verso Los Angeles 2028 ma soprattutto Brisbane 2032. Segnali positivi in tal senso per i debuttanti (in un Mondiale Senior) Angelo Mangione, Anna Frassica, Andrea Conti e Ludovico Iurlaro, tutti autori di una gara almeno sufficiente in relazione alle aspettative della vigilia. Non hanno brillato infine Mattia Molin e l’olimpionica Ilenia Matonti, entrambi eliminati agli ottavi.

