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Simona Quadarella: “Aumentare i carichi mi ha aiutata. Acque libere? Non si sa mai…”

Simona Quadarella è stata la graditissima ospite dell’ultima puntata di Swim Zone in onda sul canale Youtube di OA Sport. La fuoriclasse azzurra, tre volte iridata e medaglia di bronzo a Tokyo 2020, si è raccontata a 360 gradi al termine di una stagione che le ha regalato grandi risultati e soddisfazioni. 

“Un anno così non me l’aspettavo per niente. Anzi, avendo appena cambiato allenatore volevo prendermi questa stagione in maniera più tranquilla dopo Parigi. Diciamo che volevo un attimo di respiro e invece è andato molto bene. Forse questa tranquillità di ha dato una mano ad andare più forte. Sicuramente il lavoro che ho fatto è giusto e voglio continuare su questa scia. Venivo dal mio vecchio allenatore con il quale ho lavorato quasi 15 anni ed è stato un bel colpo. Dopo 15 anni in un modo hai un po’ di dubbi e invece ho avuto risposte davvero positive. Voglio continuare così e l’idea è arrivare a Los Angeles”.

Un cambio di tecnico, ma anche di lavoro? “Sicuramente ho fatto qualcosa di diverso che ha stimolato il mio corpo in maniera positiva. Ho fatto più chilometri rispetto agli anni precedenti. Ho alzato il volume dell’allenamento e mi ha fatto molto bene. Forse avere iniziato senza troppe aspettative mi ha dato quell’equilibrio che serve sempre. Ho sempre lavorato su qualità e quantità. Abbiamo fatto tanti lavori con chilometraggi più bassi ma più intensi. In generale ho aumentato e mi ha fatto bene come le settimane in altura”.

“La ricetta perfetta per l’altura non la so nemmeno io – sorride – Di solito la facevo un mese prima dell’evento a cui dovevo partecipare, stavolta ho fatto due settimane molto a ridosso di Singapore. Sono tornata che mancavano solo 2 settimane alle gare. Evidentemente è stata la scelta giusta”.

Nella vasca di Singapore è arrivato un quarto posto negli 800 migliori di sempre uno splendido argento nei 1500: “Credo che questo risultato si possa dividere in questo modo: testa 50%, fisico 25%, gara 25%. Le rivali? Da quest’anno si è vissuto un miglioramento incredibile che fa bene a tutte. Le atlete forti ci sono ovunque e anche nelle mie gare, va bene così. Avere avversarie forti ci dà uno stimolo in più”.

Un pensiero sulla rivale numero 1, Katie Ledecky: “Qual è il suo segreto? Senza dubbio ha un talento enorme e lo sfrutta molto bene, ha un fisico diverso dal mio e una gran testa. Lei riesce ad andare forte quando è da sola e quando ha avversarie. Negli 800 di Singapore è stata messa alla prova da Pallister e McIntosh ma lei doveva mettere la mano davanti e ce l’ha fatta. Il ritiro di Titmus? Sinceramente non me l’aspettavo per niente, anzi pensavo volesse arrivare a Los Angeles, e l’aveva anche annunciato. Ad ogni modo ognuno fa le sue scelte. Lei si sente bene così. Ha vinto tutto: Olimpiadi, Mondiali e ha messo a segno diversi record del mondo. Lei non ha certo rimpianti”. 

Nel futuro di Quadarella potrebbe esserci lo sbarco nelle acque libere?Vedremo. Non è certo una decisione del momento, ma vediamo. Mai precludersi niente nella vita. Per ora direi no, ma nella vita non si sa mai”. 

I 400?Senza dubbio è una gara che ho sempre fatto però a livello mondiale mai. Diciamo che ho sempre pensato che non ne valesse tanto la pena. Non perchè non mi interessi ma perchè a quei livelli è sempre poco prima delle mie gare e sono energie sprecate. Negli Europei invece è spalmato meglio il programma e l’ho sempre fatta, come la farò nel prossimo evento. Preferisco gli 800 che sono più corti ma le sensazioni dei 1500 non me li ha dati nessuna gara. Quella di Singapore la mia migliore di sempre”. 

A questo punto sono in arrivo due Europei importanti tra vasca corta e lunga: “Il 2026 dovrebbe essere un anno più tranquillo con due Europei. Per prendere medaglia o vincere non occorrono tempi clamorosi, ma io non voglio adagiarmi troppo. Sono in fiducia e voglio tenere l’asticella alta”. 

CLICCA QUI PER VEDERE LA PUNTATA COMPLETA DI SWIM ZONE

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