Carlos D’Ambrosio concreto: “Non sono ancora nessuno, devo migliorare. Spiace che la 4×200 sia in difficoltà”
Carlos D’Ambrosio è stato l’ospite dell’ultima puntata di Swim Zone, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il nuotatore veneto, nonostante sia solamente del 2007, ha già fatto grandissime cose. Il 31 marzo scorso, per esempio, ai Criteria Nazionali Giovanili, ha siglato il suo primo record italiano nei 200 stile libero in vasca corta in 1’41″61, superando così il precedente record di Filippo Magnini. Il 27 luglio, poi, ai mondiali di Singapore, ha centrato la medaglia d’argento nella staffetta 4×100 metri stile libero, firmando sia il nuovo record nazionale sulla distanza (3’09″58) sia il suo nuovo personale sui 100 metri stile libero (47″78). Il giorno successivo firma in semifinale il nuovo record nazionale dei 200 metri stile libero in 1’45″23. Infine, ai Mondiali giovanili di Otopeni si è messo al collo la medaglia d’oro nei 100 e nei 200 metri stile libero, abbassando peraltro il suo record italiano a 1’45″15.
Il nuotatore azzurro inizia da un bilancio di quanto fatto. “Per il momento posso dire che ho staccato la spina per un mese dopo una estate nella quale mi sono davvero divertito e ho imparato tanto. Sono molto contento del mio percorso. Il record italiano? Sicuramente un bellissimo momento. Era un po’ l’obiettivo che mi ero posto ad inizio stagione. In vasca corta, però, non me l’aspettavo, anche se mi sentivo bene in acqua. Diciamo che mi sono buttato vedendo quello che sarebbe venuto. Quello in vasca lunga, invece, speravo di farlo un po’ prima”.
Un atleta che sta vivendo un inizio di carriera davvero particolare. “Se sto cambiando un po’ pelle? Diciamo che sin da piccolo ho fatto i 100 ed i 200 stile libero, con qualche sconfinata nel delfino. Ora la mia gara sono i 200, anche se i 100 mi piacciono tanto. Per fortuna mi sto adattando bene ad entrambe le distanze. Ho fatto anche qualche 50, il mio allenatore spinge per farmi fare qualche 400, in ottica 200, per cui lo scenario è particolare da quel punto di vista”.
Molti colleghi italiani hanno scelto di andare ad allenarsi altrove. D’Ambrosio su questo ha le idee chiare: “Sinceramente non mi vedo da altre parti. Io sto bene in Italia. Ad ogni modo mi piacerebbe provare all’estero, ma non per tanto tempo. Diciamo qualche mese al massimo perchè una esperienza simile sarebbe importante. Come mi trovo a Verona? Mi sono subito trovato bene, dopotutto sono qui da 5 anni, con allenatori, compagni e tutte le persone con cui ho avuto a che fare. Non ultimo i miei hanno trovato lavoro qui, per cui la situazione è perfetta. Qual è il segreto di Verona? Non so dire, sicuramente in questo momento ha tanti atleti e tutti di alto livello. Inoltre è anche un centro federale per cui è una soluzione perfetta sia con la vasca lunga, sia con la corta”.
Il prossimo appuntamento per D’Ambrosio saranno i Campionati Europei in vasca corta che si svolgeranno a Lublino, Polonia, dal 2 al 7 dicembre 2025. “Ovviamente sono interessato all’evento. Sarà difficile per me, dato che ho ripreso gli allenamenti molto tardi. Avrò solo 2 mesi di preparazione e non sarà facile, ma vorrei farlo bene. Cercherò di arrivare in forma all’appuntamento e proverò a portare in alto l’Italia. Mi aspetto una bellissima gara sui 200″.
In ottica 2026, invece, il nuotatore di origine vicentina vuole mantenere il piede sull’acceleratore: “Vivremo gli Europei in vasca corta e lunga e io darò tutto perché sono ancora giovane. Per me ogni gara significa esperienza in più. Non sono un Ceccon o un Martinenghi che hanno già fatto tantissimo e potranno essere più tranquilli. So che il mio status è cambiato negli ultimi mesi, è bello essere conosciuti, ma non penso tanto a queste cose. Preferisco concentrarmi su me stesso. Io per ora non sono ancora nessuno e spero di migliorare”.
Ultima battuta sulle staffette: “Sicuramente la 4×100 è molto competitiva, con tanti risultati negli ultimi anni. La 4×200, invece, è un po’ spenta nonostante abbia 4 atleti di livello. Forse non di livello mondiale, però. Mi dispiace perchè è sempre stata forte e non trovarla a quei livelli è brutto”.