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Ginnastica artistica, quanto mancano le gare a squadre ai Mondiali… Ma la corsa alle Olimpiadi sta per ripartire!

I Mondiali di ginnastica artistica in anno post-olimpico si distinguono da ormai vent’anni per una peculiarità: sono riservati esclusivamente agli individualisti e non prevedono la gara a squadre. La rassegna iridata che si disputa nella stagione successiva ai Giochi è rivolta agli specialisti e ogni Nazione può essere rappresentata da massimo quattro donne e sei uomini, schierando fino a tre interpreti per ogni attrezzo.

L’intento è quello di dare meno pressione ai vari Paesi, consentendo agli atleti di punta di rifiatare un po’ dopo le fatiche a cinque cerchi e permettendo ai Direttori Tecnici di osare un pochino, sperimentando e lanciando nuovi ginnasti senza la pressione che comporta un team event. Chi ha partecipato alle Olimpiadi potrebbe desiderare un periodo di riposo e di recupero, per staccare mentalmente e fisicamente: se si inserisse una gara a squadre sarebbe più complesso chiamarsi fuori.

In effetti, in primavera, gli Europei prevedevano una prova per Nazioni, vinta brillantemente dall’Italia con la presenza anche di Alice D’Amato e Manila Esposito, che a Jakarta invece risultano assenti. Rimanendo entro i nostri confini, il DT Enrico Casella ha potuto lanciare tre esordienti ai Mondiali (Giulia Perotti, Emma Fioravanti, Chiara Barzasi) e concedere una nuova opportunità in campo internazionale, dopo gli infortuni, ad Asia D’Amato: con la responsabilità di un concorso per quintetti sarebbe stato un po’ più arduo.

Le assenze sono state innumerevoli anche ad altre latitudini (Simone Biles e Sunisa Lee per gli USA; Rebeca Andrade per il Brasile; Melanie De Jesus Dos Santos per la Francia; alcune giapponesi e cinesi di rango; Flavia Saraiva ed Ellie Black limitate a un paio di attrezzi). Tutto previsto, comprensibile, corretto, ma le gare a squadre ci mancano: sono la matrice della Polvere di Magnesio, scaldano un Paese, sono avvincenti, appassionano per gli incastri, per i botta e risposta, per i recuperi, per la compattezza tra i ginnasti.

E allora appuntamento ai prossimi anni: le gare a squadre ai Mondiali 2026 e 2027 assegneranno i pass per le Olimpiadi di Los Angeles 2028. Il meccanismo deve ancora essere ufficializzato, ma nei fatti sarà in linea con quello che condusse a Parigi 2024: tre posti per le squadre nella rassegna iridata nel 2026 e nove attraverso quella del 2027 (cinque posti per ogni Paese), poi i pass individuali. A Jakarta, dopo tre giorni di qualificazioni, siamo già pronti per la volata finale con i concorsi generali individuali e le finali di specialità.

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