Riccardo Magrini ottimista: “C’è speranza che il buio stia finendo per l’Italia. Pogacar stanca alcuni, ma la verità è un’altra”
Tina Ruggeri di InBici ha intervistato Riccardo Magrini, giornalista di Eurosport, e gli ha chiesto di tracciare un bilancio della stagione 2025, ormai passata agli archivi, del ciclismo azzurro ed internazionale, ponendo poi il problema del dominio di Tadej Pogacar, che potrebbe rendere ripetitive le gare per gli appassionati.
Il bilancio fatto da Magrini in chiave Italia ed in generale: “E’ un bilancio tutto sommato positivo, anche per i nostri colori. Comunque ci sono stati dei corridori che hanno fatto vedere qualcosa, però il bilancio è nettamente a favore della UAE, nettamente a favore di Tadej Pogacar. Il bilancio per i nostri: c’è stato Ciccone che ha fatto una bella vittoria a San Sebastian, poi ci siamo comportati bene, direi che siamo sulla strada giusta, aspettando Pellizzari, che comunque ha fatto due piazzamenti nei dieci in due Grandi Giri. Penso che fondamentalmente siamo alla fine di questo buio che c’è stato in questi tempi, tranne Milan e Ganna, che hanno comunque tirato su un po’ le sorti del ciclismo italiano, però oggi posso dire che ci sono delle buone speranze“.
Il dominio dello sloveno Tadej Pogacar porta ad una nuova visione del ciclismo: “Stanca, ma non noi. Io sono super tifoso di Tadej, siamo abituati ad un ciclismo fatto in una maniera diversa, lui ha interpretato il ciclismo in una maniera completamente diversa dal passato e quindi io credo, e ho sempre detto, che c’è un pre ed un post, come A.C. e D.C, io credo che bisognerà cominciare a ragionarci. Ho parlato con diversi ragazzi, anche con Iacovone, che ha vinto il Del Rosso proprio qualche settimana fa, ha vinto dopo 50 km di fuga in solitaria, e io gli ho chiesto ‘Ma ti stai ispirando un po’ a quello che è il sistema di corsa di Pogacar?’ e lui mi ha detto di sì candidamente. Credo che sia un modo di interpretare il ciclismo in maniera diversa, dobbiamo solo ammirarlo“.