Jannik Sinner: “Sto provando a massimizzare il mio potenziale al 100%”. E sulla Davis…
Jannik Sinner ieri non ha avuto troppe difficoltà contro Stefanos Tsitsipas al Six Kings Slam. E questo è un dato di fatto: decisamente facile, complici anche le condizioni imperfette del greco, il quarto di finale contro di lui a Riad, ma quel che conta è aver ritrovato in ottimo stato il numero 2 del ranking ATP.
Conversando con Ubaldo Scanagatta, in conferenza stampa, si è soffermato sul discorso legato ai crampi di Shanghai: “E’ una parte. Tanto caldo, umido, le cose da mettere in considerazione sono tante. Non sono stato solo io ad avere i crampi, li hanno presi tanti giocatori. Spesso la mente è con il corpo e quando ti metti tanta tensione queste cose possono succedere. Stiamo provando a capire il perché, a volte un perché non sempre c’è. Cose che possono capitare. Alla fine quello che conta è che ora sto bene“.
Il miglioramento personale non è legato solo ad Alcaraz: “Se vai a un torneo dove ci sono 100 giocatori tutti vogliono migliorare. Non lo sto facendo solo io. Sto provando a massimizzare il mio potenziale al 100%. Carlos è uno dei giocatori su e con cui sto lavorando per migliorare, ma non devo dimenticare neanche le altre sfide. Ci sono state tante partite molto vicine. La risposta è sempre giocare con i migliori giocatori“.
Sul discorso del montepremi legato all’esibizione: “6 milioni son tanti, sì, ma non son soltanto i soldi“. Anche se, in un’altra risposta in inglese, si apre in un modo che altri non fanno: “A tutti noi muove la passione per il tennis, ma mentirei se dicessi che non ci fosse la motivazione per i soldi: tutti sappiamo quello che c’è in gioco“. E sulla Coppa Davis la risposta è sempre la stessa, immodificabile: “Non ho ancora deciso“.
Ancora ai media esteri sulle differenze Alcaraz-Djokovic: “Sono due avversari con stili di gioco diversi. In ogni partita contro di loro devi essere al tuo miglior livello, al tuo massimo se vuoi batterli, e questo è molto, molto difficile“.