Superlega volley 2025-2026: le favorite. Perugia e Trento su tutte, ma occhio al trio Civitanova-Piacenza-Verona
La Superlega 2025-2026 riparte con un livello tecnico altissimo e una griglia di partenza che promette spettacolo fin dall’autunno. Due le squadre in prima fila: la Sir Susa Vim Perugia, campione d’Europa in carica, e l’Itas Trentino, dominatrice dell’ultimo campionato. Alle loro spalle, una seconda linea di altissimo livello formata da Verona, Piacenza e Civitanova, mentre in terza fila si collocano Modena e Milano, pronte a inserirsi nel gruppo di testa.
Perugia si presenta con una rosa di continuità e qualità, ritoccata con intelligenza. Restano i pilastri Giannelli, Ben Tara, Plotnytskyi, Semeniuk, Loser e Russo, con Colaci ancora leader della seconda linea. Gli innesti di Dzavoronok e del giovane Cvanciger ampliano le opzioni offensive per Angelo Lorenzetti, che punta a mantenere il dominio europeo e a riprendersi lo scudetto.
In casa Trento, il passaggio da Fabio Soli a Marcelo Mendez segna una nuova era, ma la base resta solidissima. Confermati Sbertoli, Michieletto e Lavia, arriva il francese Theo Faure per sostituire Rychlicki e garantire equilibrio tra potenza e precisione. L’innesto di Torwie al centro accanto a Flavio Gualberto aggiunge centimetri e muro, mentre il libero Laurenzano resta una garanzia. Il mix di talento e continuità fa di Trento la squadra più completa del campionato.
Alle spalle del duo di testa, Verona si candida a ruolo di terzo incomodo. L’arrivo del palleggiatore americano Micah Christenson e del bomber brasiliano Darlan Ferreira Souza trasforma il sestetto di Fabio Soli in un’autentica macchina offensiva. Accanto a loro restano Mozic e Keita, due dei talenti più esplosivi del torneo, sostenuti da Cortesia e Zingel al centro. Gli scaligeri, già semifinalisti lo scorso anno, hanno tutto per puntare in alto.
La Gas Sales Bluenergy Piacenza si presenta come la principale outsider. Con Paolo Porro al palleggio e la coppia centrale Simon-Galassi, gli emiliani puntano su potenza e solidità. L’opposto Bovolenta e il nuovo arrivo Bergmann portano energia e fantasia in attacco, mentre il tecnico Dante Boninfante dovrà trovare subito la giusta amalgama in un gruppo che ha cambiato molto ma conserva grande talento.
Anche la Lube Civitanova si rinnova, puntando sulla crescita dei suoi giovani e su un blocco italiano forte. Confermati Nikolov, Bottolo, Loeppky e Balaso, la squadra di Giampaolo Medei inserisce al centro Podrascanin e l’opposto argentino Kukartsev. Meno esperienza rispetto al passato, ma tanto entusiasmo e voglia di rilancio dopo una stagione altalenante.
In terza fila si collocano due squadre che, con un pizzico di continuità, possono sorprendere. Modena, affidata ad Alberto Giuliani, riparte con una rosa profondamente rinnovata: dentro il libero australiano Luke Perry, il regista Tizi-Oualou e l’esperto Buchegger come terminale offensivo. Gli innesti di Porro e Davyskiba garantiranno qualità e grinta, ma servirà tempo per costruire l’alchimia giusta.
L’Allianz Milano di Roberto Piazza perde Porro e Piano, ma si rinforza con il regista Fernando Kreling e l’arrivo di Seppe Rotty, schiacciatore belga di grande prospettiva. Il gruppo resta solido con Reggers, Otsuka, Caneschi e Catania, ma il salto verso le primissime posizioni richiederà continuità e una stagione senza infortuni.
Dietro le big, squadre come Cisterna, Cuneo, Grottazzolina e Padova si candidano a recitare il ruolo di mine vaganti. Cisterna, con Muniz e Plak, punta su potenza e rinnovato entusiasmo; Cuneo rilancia con l’arrivo di Zaytsev e Baranowicz, che riportano carisma ed esperienza; Grottazzolina, neopromossa, ha costruito un organico di buon livello con Falaschi e Stankovic, mentre Padova scommette su giovani di prospettiva come Gardini e Orioli.