Veneto Classic 2025: il percorso ai raggi X. Il muro della Diesel Farm e lo strappo di Contrà Soarda decisivi per la vittoria
Il 2025 del grande ciclismo si appresta a vivere la sua ultima tappa sul suolo italiano con una corsa che sta ormai diventando un piacevole appuntamento del calendario internazionale. Si corre infatti domenica 19 ottobre la Veneto Classic, gara che lo scorso anno è stata vinta dal danese Magnus Cort.
Gli organizzatori confermano sostanzialmente il percorso delle ultime edizioni, anche se non manca qualche novità. La corsa voluta da Filippo Pozzato misurerà circa quindici chilometri in meno rispetto allo scorso anno (180,6 contro i 195 del 2024). Restano però inalterati la partenza da Soave, l’arrivo a Bassano del Grappa e i punti chiave dell’impegnativo percorso.
La gara inizia con un tratto in pianura per poi affrontare per la prima volta il muro in pavé de La Tisa (330 m al 15,2%), ormai un classico come la salita di La Rosina (2,1 km al 6,5%), che verrà scalata in due occasioni all’interno del primo circuito di giornata, quello di 12,6 chilometri attorno a Marostica.
I corridori si cimenteranno poi con la Tisa per altre cinque volte, le ultime quattro all’interno del secondo circuito da 12,4 chilometri. Quando terminerà il circuito mancheranno sedici chilometri alla conclusione della gara. Le asperità però non saranno ancora finite; bisognerà infatti superare lo sterrato del muro della Diesel Farm (1,3 km al 10,9%), lo strappo di Contrà Soarda (400 m al 13%) e la breve rampa finale per proiettarsi verso il traguardo.