Doppio lampo di Ceccon in Coppa del Mondo: due podi in 10 minuti negli USA!
Si chiude con un doppio terzo posto di grande valore firmato Thomas Ceccon la prima tappa di Coppa del Mondo nella californiana Carmel, per l’Italia del nuoto che prende quota in un panorama già zeppo di atleti in grande condizione. La terza giornata di finali per gli azzurri è stata caratterizzata anche dall’ottavo posto nei 400 misti di un Alberto Razzetti ancora lontano dalla migliore condizione e in piena preparazione per presentarsi al meglio agli Europei di inizio dicembre.
Anche Thomas Ceccon non può essere al meglio, ma il talento e la voglia di strappare risultati di qualità gli hanno permesso di salire due volte sul podio nel giro di dieci minuti. L’allievo di Alberto Burlina ha iniziato la sua giornata con una doppia qualificazione: nei 50 farfalla con il settimo tempo (22”61) e nei 100 dorso con il terzo crono (50”98). Nella prima finale, quella dei 50 farfalla, podio di altissimo livello con Ceccon partito fortissimo, in scia allo svizzero Noè Ponti nei primi 25 metri (10”14, a un decimo dall’elvetico). Entrambi hanno poi subito la rimonta del canadese Ilya Kharun, vincitore in 21”86. Seconda piazza per Ponti (21”90) e terzo posto per Ceccon in 22”36, che ha resistito al ritorno del canadese Josh Liendo (22”56).
Pochi minuti e di nuovo in vasca l’azzurro per la finale più attesa, quella dei 100 dorso. Anche qui Ceccon è partito forte, toccando secondo ai 25 metri in 11”55 alle spalle dell’ungherese Hubert Kos (11”47). Poi ha pagato un po’ la fatica, transitando quinto ai 50 (24”47) e ai 75 (37”54), prima di chiudere con una vasca finale esplosiva in 12”66 (più veloce di tutti) che gli ha regalato il terzo posto con 50”20. Vittoria per Kos, già in formato extra lusso, con 49”08, davanti al polacco Kacper Stokowski (49”92).
Il terzo azzurro presente nella sessione di finali era Alberto Razzetti, impegnato nella serie veloce dei 400 misti. Il ligure non ha forzato, consapevole di essere solo all’inizio della preparazione, e ha chiuso ottavo in 4’08”18, al termine di una gara tutta di rincorsa. Vittoria allo statunitense Carson Foster con 3’59”58, davanti al giapponese Tomoyuki Matsushita (4’01”08) e allo statunitense Shane Casas, terzo in 4’03”10 dopo una partenza velocissima e un finale in calo.
Il risultato tecnicamente più rilevante della giornata porta la firma, tanto per cambiare, della statunitense Gretchen Walsh, che domina i 100 farfalla con uno straordinario 53”69, miglior tempo mondiale stagionale, lontano un solo secondo dal suo record del mondo. L’americana parte in 11”42 e passa a metà gara in 24”79, costruendo un vantaggio incolmabile grazie alle soltve subacquee impressionanti. La statunitense chiude con grande controllo, confermandosi il riferimento assoluto della specialità. Alle sue spalle, l’australiana Alexandria Perkins (54”93) e la belga Roos Vanotterdijk (55”64) completano un podio di altissimo profilo tecnico. Ma è la superiorità della statunitense, capace di un ritmo costante e un ritorno da 28”9, a confermare ancora una volta chela farfalla mondiale ha trovato la sua regina.
Dominio netto di Erika Fairweather, una delle gradi deluse di Singapore, che riparte dagli 800 stile libero, dominati in 8’12”57. La neozelandese parte forte (27”73 ai 50 metri) e impone fin da subito il proprio ritmo, controllando poi con autorità la parte centrale di gara. Le virate precise e un passo costante attorno ai 15”7 per ogni vasca le permettono di gestire la distanza senza cedimenti, chiudendo con un’ultima vasca in 14”22 che le garantisce margine sulla connazionale Caitlin Deans, seconda in 8’13”37, autrice di una gara regolare ma priva del cambio di passo finale. Terza la canadese Mary-Sophie Harvey (8’22”61), staccata ma in crescita nel finale.
Gara di spessore nei 200 dorso femminili, vinti da Regan Smith in 2’00”07, tempo che conferma la statunitense al vertice mondiale della specialità. Partenza controllata e progressione costante per Smith, che nella seconda parte di gara aumenta ritmo, costruendo il sorpasso decisivo dopo i 100 metri. Alle sue spalle la connazionale Charlotte Crush (2’02”28) guida fino a metà distanza ma paga l’intensità finale della leader, mentre la canadese Ingrid Wilm completa il podio in 2’03”57. Una gara gestita con intelligenza tattica da Smith, capace di mantenere un passo regolare e di chiudere con un ultimo 50 in 30”5 per siglare la miglior prestazione della serata.
Nei 50 rana femminili dominio di Eneli Jefimova, che sfreccia in 29”33 confermando il suo talento esplosivo e una partenza perfetta (13”44 ai 25 metri). La giovane estone impone subito il ritmo e resiste al ritorno della belga Florine Gaspard, seconda in 29”58, mentre la tedesca Anna Elendt completa il podio in 29”80 dopo un buon finale. Quarto posto per l’irlandese Mona McSharry (29”82) in una gara velocissima, decisa tutta nei primi 15 metri. Jefimova conferma così la sua crescita costante e una tecnica impeccabile, dominando una finale di grande livello europeo.
Nei 200 rana uomini il protagonista è ancora Caspar Corbeau, che concede il bis dopo il successo nei 100 chiudendo in 2’01”63. L’olandese impone subito il ritmo, domina dal primo 50 e controlla fino all’arrivo con una nuotata potente e regolare. Alle sue spalle il fuoriclasse Léon Marchand, secondo in 2’02”00, nuota in rimonta ma non trova lo spunto per il sorpasso. Completa il podio il giapponese Shin Ohashi (2’04”07). Una gara di altissimo livello tecnico, che ribadisce la solidità di Corbeau e la costanza del fenomeno francese.
Nei 100 stile libero femminili splendida vittoria di Kate Douglass, che si impone in 50”83 con una gara perfetta per ritmo e tecnica. L’americana parte fortissimo (24”35 ai 50) e mantiene alta la frequenza fino all’arrivo, firmando uno dei migliori tempi stagionali. Alle sue spalle l’australiana Mollie O’Callaghan (51”13) prova a rimontare, ma Douglass resiste con autorità. Terzo posto per l’olandese Marrit Steenbergen (51”56).
Nei 200 stile libero uomini successo di sostanza per Luke Hobson, che si impone in 1’41”19 al termine di una gara tiratissima. Lo statunitense parte controllato ma prende il comando dopo i 100 metri (49”14), costruendo il vantaggio con una progressione potente e regolare. Alle sue spalle il compagno Christopher Guiliano chiude vicino in 1’41”58, dopo un avvio brillante ma un leggero calo nel finale. Terzo il britannico Matthew Richards (1’41”76). Prestazione solida di Hobson, impeccabile nella distribuzione del ritmo e capace di chiudere con grande lucidità.
Nei 200 misti che hanno chiuso la tre giorni cali fornaia ancora vittoria statunitense con Alex Walsh che vince in 2’04”76, al termine di una gara intensa e tatticamente perfetta. L’americana rimane in scia nelle prime due frazioni, poi costruisce la vittoria nella rana e controlla il finale a stile libero con chiusura brillante. Alle sue spalle la britannica Abbie Wood (2’05”14) che conduce fino ai 150 metri ma deve arrendersi all’accelerazione finale di Walsh. Terzo posto per la sudafricana Rebecca Meder (2’05”56), protagonista di una prima parte velocissima.
Non tutti gli azzurri sono riusciti a centrare la finale nelle batterie del pomeriggio. Nei 50 farfalla Leonardo Deplano ha chiuso al 22mo posto con 23”60, mentre Federico Burdisso si è attestato in 24ma posizione con 23”80. Rammarico per Lorenzo Mora che, nei 100 dorso, ha fallito l’accesso in finale per poco più di un decimo chiudendo al 12mo posto con 52”78. Nei 200 stile libero un Manuel Frigo ancora lontano dalla migliore condizione ha concluso al ventesimo posto con 1’48”11.