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Giacomo Nizzolo ai saluti: si ritira un memorabile Campione d’Europa. Bicicletta al chiodo per un coriaceo velocista

Campione d’Europa, due volte Campione d’Italia, trentuno vittorie da professionista, una tappa al Giro d’Italia, due volte maglia ciclamino alla Corsa Rosa. Semplicemente: Giacomo Nizzolo. Un velocista coriaceo, il penultimo italiano capace di imporsi nella rassegna continentale, uno sprinter di indubbia caratura tecnica e soprattutto sempre dedito al lavoro, esemplare in gruppo per una tenacia rimarchevole e una combattività encomiabile.

Oggi si sono scritti i titoli di coda sulla carriera agonistica del 36enne brianzolo: con l’89mo posto alla Coppa Bernocchi, corsa che vince nel 2016 dopo la stoccata tricolore e l’affermazione al Giro del Piemonte, si è chiusa l’avventura tra i professionisti dell’attuale alfiere della Q36.5 Pro Cycling Team, che si appresta ad appendere la bicicletta al chiodo dopo ben quindici annate agonistiche ai massimi livelli internazionali.

Nel 2011 alla Leopard Trek e subito il primo successo tra i grandi in occasione della quinta tappa della Bayern-Rundfahrt, poi la formazione diventò Trek con licenza statunitense e Nizzolo vi rimase fino al 2019. Nel 2020 si trasferì alla NTT Pro Cycling e si rese protagonista di una stagione magica: una vittoria al Tour Down Under, braccia alzate nella seconda tappa della Parigi-Nizza, la seconda maglia tricolore della propria carriera e poi la giornata più indimenticabile dell’intera carriera.

Il 26 agosto si laureò Campione d’Europa, battendo in una leggendaria volata a Plouay dei fenomeni assoluti: allo sprint mise in fila il francese Arnaud Démare, il tedesco Pascal Ackermann, l’olandese Mathieu van der Poel e il belga Jasper Stuyven. Semplicemente antologico. Nel 2021, con la maglia del Team Qhubeka NextHash, si tolse la soddisfazione di vincere una tappa al Giro d’Italia, imponendosi a Verona davanti a Edoardo Affini e a Peter Sagan.

Il coronamento di una splendida carriera, conclusa poi con due stagioni alla Israel-Premier Tech e due anni alla Q36.5 Pro Cycling Team. Oggi cala il sipario, uno dei quattro italiani ad avere indossato la maglia blustellata sotto la guida del CT Davide Cassani: Matteo Trentin nel 2018, Elia Viviani nel 2019, poi Giacomo Nizzolo e Sonny Colbrelli nel 2021. I migliori auguri per le nuove avventure all’orizzonte.

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