George Russell candidato al Mondiale 2026? La Mercedes sogna con il nuovo regolamento. Antonelli deve respingere lo status di “secondo pilota”
La rivoluzione regolamentare della Formula Uno che entrerà in vigore nel 2026 rappresenta una grande incognita per tutti, compresi gli ingegneri delle undici scuderie protagoniste del prossimo Mondiale. Le voci da paddock si susseguono in questi mesi, ma bisognerà attendere i test invernali e soprattutto le prime gare per avere un quadro abbastanza veritiero dei valori in campo (almeno di partenza).
Ciò premesso, non si possono ignorare del tutto le indiscrezioni che vedono il progetto Mercedes in vantaggio rispetto ai competitor sul fronte della power unit. I nuovi motori (con carburanti 100% sostenibili ed una componente elettrica più potente) rischiano effettivamente di avere un ruolo fondamentale per la competitività delle varie vetture, anche se ci sarà comunque margine di manovra per provare a fare la differenza anche in altre aree come l’aerodinamica attiva.
Proiettandoci comunque verso un’ipotetica superiorità dei motorizzati Mercedes, con in pole position per ovvi motivi il team che si costruisce in casa le power unit in questione, potrebbe profilarsi all’orizzonte un Mondiale 2026 per certi versi simile a quello del 2014, il primo dell’era ibrida. In quel caso furono Lewis Hamilton e Nico Rosberg a dominare la scena, contendendosi il titolo piloti fino all’ultima gara di Abu Dhabi, mentre dodici anni più tardi i protagonisti saranno sicuramente diversi.
George Russell ha effettuato un percorso di crescita notevole e sembra ormai pronto per giocarsi un Mondiale, dopo essere diventato nell’ultimo biennio la prima guida di un top team come la Mercedes, mentre Kimi Antonelli dovrà bruciare le tappe per respingere lo status di secondo pilota in vista della prossima stagione, in cui potrebbe avere tra le mani una macchina vincente. Vedremo se il rookie bolognese sarà in grado di colmare il gap prestazionale che lo separa ad oggi dal compagno di squadra, che può far valere a suo favore l’esperienza (nel 2026 affronterà l’ottava stagione di F1) ed un talento cristallino soprattutto in qualifica.