Simone Anzani saluta la Nazionale: “Dopo i Mondiali lascio questa maglia, lo devo alle mie bambine”
Simone Anzani ha ufficialmente annunciato l’addio alla Nazionale: a tre giorni dal trionfo ai Mondiali 2025 di volley maschile, il centrale ha deciso di chiudere la propria avventura con la maglia azzurra. Il 33enne era tornato in gruppo dopo due anni di assenza legati a problemi cardiaci e, con la medaglia d’oro al collo, era scoppiato in lacrime nell’intervista concessa ai microfoni della Rai, ripercorrendo tutte le difficoltà dell’ultimo periodo.
Nato a Como il 24 febbraio 1992, Simone Anzani ha vinto due Mondiali (2022 e 2025) e gli Europei 2021, oltre al bronzo continentale nel 2015, all’argento in Coppa del Mondo nel 2025 e all’argento nell’ultima Nations League. Gli è mancato l’alloro olimpico che avrebbe meritato per l’attaccamento all’azzurro e per la sua sconfinata professionalità. L’addio arriva dopo aver collezionato ben 211 presenze e aver trascorso ben dieci anni di carriera con la Nazionale. Il suo discorso di commiato è iniziato con parole toccanti: “Questa che indosso al collo è una medaglia, ma la mia medaglia più grande siete voi, compagni di squadra“.
Simone Anzani ha poi proseguito: “Voglio ringraziare ognuno di voi. Sapete tutti che ho passato due anni difficili, perché non sapevo se avrei potuto essere ancora con voi, se avrei ancora potuto fare ciò che amo: giocare a pallavolo. Sapete che il mio obiettivo più grande era quello di partecipare all’Olimpiade e ora, dopo questo Mondiale, è arrivato il momento per me di fermarmi con questa maglia, perché lo devo alla mia famiglia e a tutte le persone che si sono sacrificate per me. Lo devo alle mie bambine, che tante volte sono state senza il loro papà“.
Il centrale, che ha messo a segno il punto della vittoria nella finale contro la Bulgaria e che proseguirà la propria attività di club con la maglia di Modena, ha concluso: “Con la Nazionale ho vissuto tante gioie, come oggi, ma anche dolori dopo qualche sconfitta. Voglio ringraziare tutti voi, il coach, tutto lo staff, il presidente e tutta la Federazione, che mi sono sempre stati vicini“. Il gruppo guidato dal CT Fefé De Giorgi perde un autentico punto di riferimento, un atleta di indubbie qualità tecniche e di eccezionale carisma al di fuori del campo.