Roger Federer punge sulla rivalità Alcaraz-Sinner: “Gli organizzatori vogliono che ci siano sempre loro in finale”
Roger Federer si è goduto lo spettacolo a San Francisco (USA), nell’edizione 2025 della Laver Cup. La competizione (esibizione) a squadre, che ha visto confrontarsi la selezione europea con il resto del mondo, ha sorriso alla compagine capitanata da Andre Agassi, nonostante un Carlos Alcaraz super nell’ultima giornata di incontri.
Selezione continentale priva tra le sue fila Jannik Sinner, che ha dato priorità ad altro nella sua programmazione. E così il Vecchio Continente ha dovuto fare i conti coi problemi del n.3 del mondo, Alexander Zverev, sconfitto sia dall’australiano Alex de Minaur che dall’americano Taylor Fritz nell’ultimo match dell’evento.
Ai microfoni di Tennis Channel, Federer ha approfondito diversi argomenti, tra cui anche quello della rivalità tra Carlitos e Sinner: “Penso che sia straordinaria per il tennis. A mio avviso tutti sapevamo che fossero molto bravi, ma probabilmente non ci aspettavamo che dominassero in questo modo fin dall’inizio. Devo ammettere che è davvero impressionante, ma anche fantastico per il gioco. Sarà dura avere un terzo incomodo, ci vorrà tempo. Allo stesso tempo, però, mi chiedo per quanto tempo potranno continuare così. Loro la fanno sembrare facile, ma io ci sono passato e in realtà è dura“, ha sottolineato.
Parlando poi nel podcast di Andy Roddick, Roger ha voluto anche sottolineare un aspetto: “Nei primi anni della mia carriera, c’era una maggiore distinzione tra chi giocava in modo offensivo e chi si difendeva. Ora tutti giocano in maniera piuttosto simile. Cambiando la velocità dei campi e delle palline, i direttori dei tornei hanno reso ogni settimana praticamente identica. Il fatto che le superfici siano così svantaggia il giocatore più debole, perché è costretto a tirare colpi straordinari per battere Sinner o Alcaraz. Se la superficie è più rapida, il match si decide su pochi punti e le sorprese sono più probabili. I direttori dei tornei si sono accorti che la rivalità fra Jannik e Carlos funziona benissimo e non hanno interesse a metterli in difficoltà“.