Lindsay Davenport riconosce la superiorità dell’Italia: “Hanno giocato benissimo”
Dopo la sconfitta patita per mano dell’Italia in finale di Billie Jean King Cup, in conferenza stampa è palpabile la delusione nelle parole delle rappresentanti degli Stati Uniti, la capitana Lindsay Davenport e le giocatrici Emma Navarro e Jessica Pegula, le quali allo stesso tempo, però, riconoscono i meriti dell’Italia.
La capitana degli USA, Lindsay Davenport, sottolinea il cammino delle statunitensi: “Questo evento è stato straordinario, ci siamo divertite tanto a giocare a Shenzhen. Ci dispiace per l’esito della finale, ma dobbiamo ricordarci da dove siamo partite: se Navarro non avesse battuto Putintseva tre giorni fa, chissà cosa sarebbe successo. Complimenti alle ragazze italiane, perché hanno giocato benissimo: da parte nostra, ci auguriamo di poter avere un’altra chance già l’anno prossimo. Abbiamo provato a dare tutte del nostro meglio, ma non è bastato: eravamo focalizzate sull’obiettivo, ma a volte capita di non andare a segno“.
Emma Navarro ammette di aver avuto giornate migliori: “Oggi è stata dura. Non ho giocato il mio miglior tennis, ma ho trascorso una settimana fantastica insieme ad un grande gruppo: è un privilegio poter indossare la maglia degli Stati Uniti, ogni volta che scendo in campo provo delle sensazioni incredibili e sono grata di aver avuto questa opportunità. Bisogna dare i giusti meriti a Cocciaretto, che da fondocampo mi ha messo tanta pressione, senza farmi sentire a mio agio. Elisabetta ha anche servito molto bene, portando a termine il suo piano di gioco aggressivo senza tanti errori, mentre io sono consapevole di non aver fatto abbastanza“.
Jessica Pegula cerca di vedere comunque il bicchiere mezzo pieno: “Oggi non è stata la nostra giornata, ma dobbiamo comunque essere contente di essere arrivate in finale. Il game del 4-4 nel primo set ha orientato la sfida dalla parte di Jasmine, che poi ha giocato un gran tennis anche nel secondo parziale. Mi sentivo quasi in controllo in avvio, ma poi le cose non sono andate per il verso auspicato. Dopo gli US Open ci si sente sempre un po’ su di giri, essendo l’ultimo Slam dell’anno. Siamo rientrate tutte nelle nostre case prima di affrontare questa trasferta che, per fortuna, ci ha permesso di mettere diverse partite nelle gambe. Adesso dobbiamo resettare e pensare agli ultimi appuntamenti WTA: l’adattamento alle condizioni della Billie Jean King Cup, fuso orario compreso, non è complicato“.