MotoGP: aria di cambiamento con Liberty Media. Moto3 e Moto2 ridimensionate?
C’è aria di cambiamento nel paddock delle due ruote, anche se per alcuni il vento tira in direzione contraria rispetto alle aspettative. Come sappiamo dal 2026 Liberty Media, colosso che già controlla la Formula 1, prenderà materialmente possesso del circuito della MotoGP e della Superbike, con l’ambizione di rilanciare uno sport che nell’ultimo periodo ha vissuto un calo di attenzione molto forte dovuto a problemi più o meno risaputi. L’acquisizione, ufficializzata ormai da tempo, aveva creato molteplici aspettative e non poche suggestioni, complice anche un’indiscrezione in cui si ipotizzava di weekend “unificati”, con F1 e MotoGP in pista nello stesso luogo.
Ora che il tempo stringe cominciano però ad arrivare anche alcuni malumori a causa di alcune decisioni ufficiose che stanno già creando non poche polemiche in vista di tempi futuri. Il riferimento è al destino delle classi minori Moto3 e Moto2 che, a quanto pare, verranno ridimensionate, o meglio lasciate più nel contorno rispetto alla classe Regina. A lanciare il rumors è stato Simon Patterson, giornalista della testata internazionale The Race.
Secondo quanto emerso, sembra che l’orientamento sia quello di riservare lo svolgimento delle prove per la Moto2 e Moto3 soltanto alle tappe europee, non permettendo quindi ai piloti di racimolare quell’esperienza necessaria per compiere il grande passo. A questo proposito sembra che fin da subito verranno anche completamente ridisegnati gli spazi, con i box della Moto2 e Moto3 relegati in ambienti periferici temporanei, esattamente come già succede nel circus della F1.
Il malcontento, al momento, è visibile, soprattutto per questioni economiche. Secondo tanti addetti ai lavori infatti un allentamento della copertura mediatica delle due classi provocherebbe una conseguente diminuzione di sponsor, e dunque anche un mancato introito, necessario per la pianificazione e lo sviluppo di tutti i team. Nonostante non sia stata presa ancora nessuna decisione, ci aspettano mesi di discussioni roventi.