Alcaraz: “Queste condizioni sono piuttosto lente, è andato tutto bene per lui”
Nella seconda giornata della Laver Cup 2025 il Team World travolge 4-0 il Team Europe e passa a condurre per 9-3. Il risultato più sorprendente è, senza dubbio, la netta affermazione di Taylor Fritz su Carlos Alcaraz. Il numero uno del mondo, sconfitto con un 6-3 6-2 che non ammette repliche, ha analizzato la sua prova in conferenza stampa.
Sull”andamento del match: “Non è stata la partita che mi aspettavo, ma devo prestargli un po’ di attenzione, perché penso che abbia giocato un ottimo tennis. Non sono stato solido come avrei voluto durante la partita, e queste condizioni sono piuttosto lente. Le palle sono molto grosse, quindi ho dovuto essere solido, e oggi non ho giocato quella partita. Ho parlato con Taylor, che ha giocato una grande partita, molto solido, giocando in modo aggressivo quando ha potuto. Tutto è andato bene per lui, quindi ho dovuto congratularmi con lui e dirgli che ha giocato molto meglio di me“.
Sulla chiave di lettura della sconfitta: “Lui era più coinvolto in campo di me. Il primo o il secondo colpo dello scambio erano molto importanti, e lui li ha eseguiti molto meglio di me. Quella è stata la chiave, perché in queste condizioni, i primi colpi sono molto importanti. Quando ti difendi, quando corri in campo, è molto difficile ribaltare la situazione. Andare in attacco è molto complicato a causa delle palle e delle condizioni, che sono molto lente. Lui è stato più aggressivo di me. Ha eseguito i primi colpi molto meglio di me, e io correvo più di lui“.
Sulle condizioni della partita: “In condizioni come queste, hai bisogno di più tempo in campo. Ieri sera ho giocato in doppio, ma è completamente diverso da un singolare. Devi vedere tutto, e non ho visto la palla molto bene. Mi sentivo troppo lontano, come se non fossi nella posizione giusta, nel posto giusto, il che a volte è fastidioso. Avevo bisogno di più tempo in campo. Avevo bisogno di più allenamento, di più su tutto per migliorare. Avere un solo campo rende piuttosto difficile per le squadre allenarsi come dovrebbero prima delle partite, ma non è una scusa“.
Sulla pressione extra ed essere numero uno al mondo: “Oggi sentivo di dover vincere il punto per come stava andando la giornata, quindi con le due sconfitte, sentivo di dover vincere la partita. C’era un po’ di pressione in più per come stava andando il pareggio, ma non perché sono numero uno al mondo. La classifica è solo un numero. Non dovrebbe metterti pressione dover vincere tutto. Con le due sconfitte, ho sentito un po’ di pressione in più“.
Sul post US Open: “Ho avuto quattro giorni. Sono stato quattro giorni senza toccare la racchetta. Poi ho ricominciato a giocare un po’, per riprendere a sentire la palla. È abbastanza? Non lo so, ma sì, mi sono preso solo quattro giorni, il che significa che uno è stato subito dopo la partita, la finale, per fare interviste, foto e tutto il resto, e per viaggiare“.