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Italia in corsa per la top10 del medagliere ai Mondiali di atletica dopo 26 anni! Da chi guardarsi nell’ultima giornata

L’Italia occupa il nono posto nel medagliere dei Mondiali 2025 di atletica con un oro, tre argenti e tre bronzi. Sette podi complessivi rappresentano un record per la nostra Nazionale, il cui precedente primato consisteva nei sei allori conquistati nell’edizione di Göteborg 1995. L’Inno di Mameli è suonato grazie a Mattia Furlani nel salto in lungo, si sono poi festeggiati i secondi posti di Andrea Dallavalle (salto triplo), Antonella Palmisano (35 km di marcia) e Nadia Battocletti (10.000 metri), che si è meritata anche la terza piazza sui 5.000 metri. A completare il quadro i riscontri di Leonardo Fabbri (getto del peso) e Iliass Aouani (maratona), quando manca ancora una giornata al termine della competizione in quel di Tokyo.

Salvo clamorose sorprese da parte della 4×400 femminile, unica rappresentanza tricolore nella domenica che farà calare il sipario sullo Stadio Olimpico nella capitale giapponese, questo sarà il bottino finale della delegazione guidata dal DT Antonio La Torre. Per difendere il piazzamento nella top-10 del medagliere bisognerà inevitabilmente guardarsi le spalle e sperare che massimo una Nazione operi il sorpasso nei confronti dell’Italia, altrimenti si chiuderà un Mondiale da incorniciare ma senza la ciliegina sulla torta. Quali saranno gli snodi più importanti dell’ultima giornata?

Verranno assegnati ben nove titoli: salto in alto femminile, 800 metri femminili, 5000 metri maschili, lancio del disco maschile, decathlon e le quattro staffette. L’Italia deve guardarsi le spalle da Brasile (1-2-0), Trinidad & Tobago (1-1-0), Cuba (1-0-2), Botswana (1-0-1), Svezia (1-0-1), Ecuador (1-0-1), Francia (1-0-0), Tanzania (1-0-0), Svizzera (1-0-0), Germania (0-3-0), Cina (0-2-2), Etiopia (0-2-2), Gran Bretagna (0-2-1), Australia (0-0-3). Abbiamo menzionato un vasto numero di inseguitrici proprio perché in un’ultima giornata così ricca di titoli potrebbe succedere davvero di tutto.

Partiamo da un sorpasso che appare sicuro, ovvero quello ad opera del Botswana: Letsile Tebogo e compagni partiranno con tutti i favori del pronostico nella 4×400. Attenzione alla Gran Bretagna, perché Keeely Hodgkinson è lanciatissima sugli 800 metri (dovrà però passare dal duello con la keniana Mary Moraa) e poi potrebbe inventarsi qualcosa nella 4×100 donne, dove le grandi favorite restano comunque USA e Giamaica.

USA che sono favoriti anche nella 4×100 maschile, ma un’altra gara che potrebbe spaventare l’Italia è il lancio del disco: la Svezia si gioca la pesantissima carta Daniel Stahl, atteso dal confronto con l’australiano Matthew Denny, lo sloveno Kristjan Cech e soprattutto il lituano Mykolas Alekna. La Francia potrebbe superarci in caso di doppietta di Jimmy Gressier: dopo aver stupito tutti sui 10.000 metri, saprà replicarsi anche sui 5.000 oppure gli africani (o un per ora poco brillante norvegese Jakob Ingebrigtsen) ristabiliranno le gerarchie? L’etiope Hagos Gabrhiwet potrebbe vincere, ma gli africani non possono nei fatti ambire al sorpasso.

Il salto in alto sembra essere un discorso tra le australiane Nicola Olyslagers ed Eleanor Patterson e l’ucraina Yaroslava Mahuchikh, dunque non dovrebbe interessarci così da vicino, salvo una combinazione: successo oceanico con concomitante affermazione di Denny nel disco, in quel caso i canguri ci scavalcherebbero. Non sembra essere un fattore il decathlon, dove il titolo sembra essere un discorso tra lo statunitense Kyle Garland, il norvegese Sander Skotheim, il portoricano Ayden Owens-Delerme e il tedesco Leo Neugebauer.

Difficile pensare a un successo di Skotheim nelle prove multiple e a un’affermazione di Ingebrigtsen sui 5000 per il sorpasso da parte della Norvegia. Riassumendo: sorpasso quasi scontato del Botswana, poi si spera che Gran Bretagna, Francia, Svezia, Norvegia e Australia non trovino gli incastri giusti per rimanere nella top-10 del medagliere dei Mondiali 2025 di atletica. L’ultima volta che l’Italia chiuse il medagliere in top-10 fu a Siviglia 1999: sesto posto con due ori, due argenti, due bronzi. Ci si replicherà dopo 26 anni?

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