Era una formalità, lo è sempre stata, ma è adesso è ufficiale. Adelia Petrosian ha vinto Skate to Milano 2026, staccando così il pass per le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Si tratta del primo successo di una pattinatrice russa, in gara sotto bandiera neutrale, in un quadriennio in cui il Paese è stato escluso da tutte le competizioni a causa del conflitto bellico in Ucraina.
Davvero tutto facile per la moscovita, la quale ha optato per un layout estremamente conservativo per i suoi standard snocciolando il pacchetto formato da sei salti tripli e quattro doppi tra cui due axel, accontentandosi senza patemi di 140.91 (74.84, 66.07) per 209.63. Al secondo posto si è invece piazzata una Anastasiia Gubanova in forma, brava a stampare 138.15 (70.15, 68.00) per 206.23 superando così la belga Loena Hendrickx, terza con 138.04 (68.28, 69.76) per 204.96.
Grande rimonta poi per la bielorussa (neutrale) Viktoriia Safonova, ottava nel segmento breve e quarta nella classifica finale con 124.20 (67.67, 56.53) per 181.91. Si prende uno spot anche la Cina grazie al quinto posto strappato al fotofinish dalla padrona di casa Ruiyang Zhang con 116.98 (60.68, 57.30) per 179.76
Si completa anche il quadro delle coppie d’artistico, dove i padroni di casa Jiaxuan Zhang-Yihang Huang, i quali hanno conquistato un posto per il proprio Paese vincendo anche il libero e raccogliendo complessivamente 124.84 (67.13, 58.71) per 191.52 arginando gli armeni Karina Akopova-Nikita Rakhamin, secondi con 122.99 (66.14, 56.85) per 186.84 Volano a Milano anche i giapponesi Yuna Nagaoka-Sumitada Moriguchi, abili ad ottenere 115.98 (58.46, 57.72) per 178.66 raggiungendo così Miura-Kihara
La giornata si è poi aperta con lo short program individuale maschile, dove a imporsi è stato un più che consistente Petr Gumennik. Il russo, unico in gara insieme a Petrosian, ha sbaragliato la concorrenza eseguendo la catena quadruplo flip/triplo toeloop, il quadruplo sallchow ed il triplo axel, raggiungendo quota 93.80 (54.84, 38.96), nove lunghezze in più rispetto al messicano Donovan Carrillo, secondo con 84.97 (48.10, 36.87) davanti al francese Francois Pitot, terzo con 81.24 (44.62, 36.62). In top 5, preziosa in ottica olimpica, anche il sudcoreano Hyungyeom Kim, quarto con 74.69 (41.35, 33.34) ed il monegasco Davide Lewton Brain, quinto con 73.56 (37.36, 36.20).
CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE FEMMINILE
CLASSIFICA FINALE COPPIE D’ARTISTICO
CLASSIFICA SHORT PROGRAM INDIVUALE MASCHILE