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Calcio a 5: Italia, fatto il primo passo. Ora però viene il difficile contro il Kazakistan

Missione compiuta, in un certo senso. L’Italia del calcio a 5, che si sta giocando la qualificazione agli Europei 2026 contro il Kazakistan, esce da Fasano come voleva: almeno con un minimo vantaggio da cercare di far fruttare in vista del ritorno di martedì prossimo, 23 settembre ad Astana.

Il 2-1, maturato in favore degli uomini di Samperi, è alla fine meritato: arrivato al termine di una partita difficilmente leggibile nella prima parte e molto altalenante nella ripresa, probabilmente anche per la tanta tensione in campo, vista la posta in palio.

Per quanto si è visto nel palazzetto pugliese, il dubbio resta solo su una cosa: quanto gli azzurri sapranno reggere ad Astana, se messi ancor di più sotto pressione rispetto a stasera? Questo è il vero quesito da porsi, perché Musumeci e compagni dal punto di vista dell’organizzazione, delle idee e della verve non sono di fatto mai mancati, con le tanto attese giocate di Motta e Merlim che sono arrivate e i guizzi di Pulvirenti e De Oliveira (lui su tutti e due i lati del campo) a tradurre il gol le ottime azioni italiane.

Uno dei fattori da tenere sott’occhio dovrà essere quello del numero di interventi di un Bellobuono che fra i pali e in uscita ha acquisito ormai una dimensione certa: tantissimo inevitabilmente passerà dalle sue mani e dal suo corpo.

Poi il Kazakistan. Fra qualche giorno Leo e Orazov torneranno dalle rispettive squalifiche allungando la rosa a disposizione del ct Kakà, che potrà contare su due pedine in grado di aggiungere tecnica, inventiva e propulsione a una squadra che ci ha messo tanta fisicità e veemenza, fisica e nervosa, ma che quando attaccata è andata in difficoltà.

Higuita, Knaub, Yesenamanov e Edson saranno ancor più da tenere d’occhio è vero, ma sono anche elementi che, in alcuni momenti del gioco, se non trovano le soluzioni gradite possono perdere di lucidità lasciando spazi importanti in cui inserirsi con coraggio per fare male.

Non c’è dubbio: lo spareggio è apertissimo a qualsiasi tipo di scenario e il fatto di giocare un’altra partita con un solo gol a separare le due squadre lascia ottimisti sia gli italiani sia i kazaki, con margine di positività maggiore per chi ad Astana potrà contare sul fattore campo. L’Italia dovrà firmare l’impresa gettando si il cuore oltre l’ostacolo, ma soprattutto giocando un futsal vario e intelligente. Gli Europei non sono un obiettivo barattabile con nessun tipo di sconfitta.

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