Rivoluzione ai Mondiali di volley: cosa cambia per l’Italia con le eliminazioni di Francia e Brasile
La fase a gironi dei Mondiali 2025 di volley maschile si è chiusa con il botto: Francia e Brasile sono state clamorosamente eliminate. I Campioni Olimpici, reduce dal ko per 3-2 contro la Finlandia, erano obbligati a battere l’Argentina per proseguire la propria avventura a Manila, sono andati sotto per 2-0, sono riusciti a rimontare, ma poi al tie-break sono stati schiacciati dall’Albiceleste e hanno dovuto fare le valigie con grande anticipo rispetto alle aspettative della vigilia.
I sudamericani sono invece stati travolti dalla Serbia per 3-0 e hanno poi sperato che la Cina strappasse un set alla Cechia per continuare il cammino nelle Filippine, ma la formazione europea è stata impeccabile e così i verdeoro salutano con largo anticipo, rimanendo giù dal podio iridato dopo 23 anni sempre ai vertici. Una vera e propria rivoluzione inattesa in terra asiatica, considerando anche il prematuro stop del Giappone, che ha chiaramente delle ripercussioni sul tabellone a eliminazione diretta e che incide sul cammino dell’Italia.
L’Italia avrebbe dovuto affrontare la Francia nei primi due turni da dentro o fuori, invece eviterà il temibile ostacolo transalpino e la sua avventura ai Mondiali assume un connotato ben diverso. I Campioni del Mondo incroceranno l’Argentina agli ottavi di finale: i sudamericani sono in grandissimi forma e sono i giustizieri dei Galletti, ma Luciano De Cecco e compagni non appaiono ingiocabili per il sestetto guidato dal CT Fefé De Giorgi e si aprono degli spiragli interessanti.
In prospettiva si pensa a un quarto di finale contro la vincente di Belgio-Finlandia: i Red Dragons hanno sconfitto gli azzurri nella fase a gironi al tie-break e ci potrebbe essere una rivincita tutt’altro che impossibile, la formazione nordica ha battuto la Francia al tie-break ma non ha grandi individualità e potrebbe già avere esaurito le sue cartucce in termini di sorpresa. Cosa cambia invece l’eliminazione del Brasile? I verdeoro sarebbero stati avversari soltanto in un’eventuale finale, dall’altra parte del tabellone ora regna l’equilibrio: Serbia-Iran e Tunisia-Cechia, USA-Slovenia e Bulgaria-Portogallo.