Francesco Pernici accarezza la finale degli 800 ai Mondiali e il record italiano. Che grinta sull’acqua
Francesco Pernici ha accarezzato la qualificazione alla finale degli 800 metri ai Mondiali 2025 di atletica. Il talentuoso azzurro ha corso da grande protagonista sulla pista di Tokyo, non tirandosi mai indietro e mettendosi in bella mostra con tutta la propria cattiveria agonistica. Nel corso del primo giro si è lasciato dietro l’irlandese Cian McPhillips con la forza, salendo in prima posizione alla curva su una pista bagnata.
Il 22enne bresciano ha intensificato il ritmo ed è rimasto nelle posizioni di vertice al suono della campana. Tutta la sua personalità si è vista nello spalla a spalla con il keniano Kelvin Kimtai Loti, poi sul rettilineo conclusivo ha stretto i denti: il già citato McPhillips (1:43.18, record nazionale) e il britannico Max Burgin (1:43.37) sono scappati via, il nostro portacolori ha provato a tenersi dietro lo statunitense Donavan Brazier (1:43.82), ma ha subito il sorpasso e ha chiuso al quarto posto con il tempo di 1:43.84.
Soltanto i primi due classificati delle tre semifinali si meritavano l’accesso all’atto conclusivo, Francesco Pernici è rimasto aggrappato alla speranza di arpionare uno dei due tempi di ripescaggio, ma purtroppo il sogno è sfumato dopo che il giamaicano Navasky Anderson ha corso la terza serie in 1:43.72. Nei fatti all’allievo di Dalmazio Bersini sono mancati quattro centesimi per rientrare tra i migliori otto, visto che il botswano Tshepiso Masalela è stato ripescato con 1:43.80.
Francesco Pernici ha siglato il proprio personale (il precedente era 1:44.05, corso lo scorso 22 agosto a Bruxelles), è sceso per la prima volta sotto il muro di 1’44” ed è diventato il quarto italiano di sempre alle spalle di Marcello Fiasconaro (1:43.7, il record italiano resiste da 52 anni…), Andrea Longo (1:43.74 e Catalin Tecuceanu (1:43.75). In futuro potrebbe davvero fare sognare tutti gli appassionati. Dalla prima semifinale sono stati promossi il canadese Marco Arop (1:45.09) e l’algerino Djamel Sedjati (1:45.09), mentre dalla terza avanzano lo spagnolo Mohamed Attaoui (1:43.18) e il keniano Emmanuel Wanyonyi (1:43.47).