F1, GP Azerbaijan 2025. Il braccio di ferro iridato Piastri-Norris riprende nell’insidiosa Baku
La Formula 1 sta per lasciare l’Europa. Nel fine settimana del 19-21 settembre correrà proprio ai margini del Vecchio Continente, ovvero a Baku, dove andrà in scena il Gran Premio di Azerbaigian. Sarà la diciassettesima delle ventiquattro tappe di un Mondiale ancora in bilico tra i due piloti della McLaren.
A Monza, Lando Norris è stato più incisivo di Oscar Piastri, che però ha trovato un involontario alleato in Max Verstappen. L’olandese, imponendosi nel GP d’Italia, ha tolto punti preziosi al britannico. Difatti l’australiano, pur arrivando alle spalle del compagno di squadra, gli ha dovuto cedere solamente 3 lunghezze anziché le 7 che separano il vincitore da chi occupa la piazza d’onore.
Dunque l’aussie mantiene un importante margine di 31 punti sull’inglese. La differenza non è certo ancora decisiva, ma impone a Norris di non commettere alcun passo falso. La pena sarebbe quella di passare dall’attuale situazione di “spalle al muro” a quella di “acqua alla gola”.
Baku è pista insidiosa e pericolosa, dove l’imprevisto è letteralmente dietro l’angolo, dato l’elevatissimo numero di curve a 90° che caratterizzano il tracciato azero. L’equilibrio tra i due piloti papaya è assoluto e possono essere gli episodi a cambiare le carte in tavola, come effettivamente accaduto a Zandvoort, seppur relativamente all’affidabilità.
Lontano da Woking, Max Verstappen proverà a fare da guastafeste come accaduto a Monza. Le speranze di vincere il titolo sono ridotte al lumicino, 94 punti da recuperare a Piastri e 63 a Norris appaiono distacchi insormontabili. L’olandese avrà però modo di divertirsi e far divertire, cosa che invece proprio non riesce alla Ferrari.
Bastonata da Monza, la Scuderia di Maranello cerca un acuto per dare un senso al suo 2025, fatto di tanti insipidi piazzamenti. L’Azerbaigian è la terra dei Fuochi, al Cavallino Rampante ne basterebbe uno di paglia pur di accendere una luce in una stagione opaca.