Azzurri all’ultima chiamata nella settima giornata del Mondiale. Fari puntati su Brasile–Serbia e Francia–Argentina
Il Mondiale di volley maschile 2025 nelle Filippine arriva all’ultima giornata della fase a gironi, la settima, che promette scintille e verdetti decisivi in vista degli ottavi di finale. Dopo una settimana di gare equilibrate, con sorprese clamorose e conferme di peso, ogni partita diventa ora un crocevia da dentro o fuori: in palio non ci sono solo i punti, ma la sopravvivenza nel torneo e posizionamenti che peseranno sugli incroci della seconda fase.
Pool H – ore 04:00, a Pasay City: Brasile–Serbia. Il programma si apre con una delle sfide più attese di tutta la prima fase. Il Brasile guida la classifica con due vittorie e punteggio pieno: la vittoria sulla Cina ha lasciato qualche dubbio sulla tenuta mentale e sulla ricezione, anche se Alan e Lucarelli hanno dato segnali importanti. La Serbia, dal canto suo, arriva con tre punti e il bisogno di fare risultato per non rischiare l’eliminazione. I serbi fanno leva sull’entusiasmo di un gruoppo rinnovato e dovranno rischiare molto in battuta per riuscire a fermare l’onda verdeoro.
Pool C – ore 04:30, a Quezon City: Finlandia–Corea del Sud. Sfida sulla carta a senso unico che può premiare i finlandesi, protagonisti del colpaccio di questa prima parte del torneo con la vittoria 3-2 sulla Francia di Giani. La Finlandia, che ha già tre punti in classifica, con una vittoria da tre punti avrebbe la certezza dell’ingresso negli ottavi, risultato tutt’altro che scontato alla vigilia. La Corea del Sud, ancora ferma a zero, è parsa troppo fragile in attacco e ricezione, ma potrebbe trovare un guizzo d’orgoglio nell’ultima recita del torneo.
Pool A – ore 07:30, a Pasay City: Egitto–Tunisia. È un derby nordafricano che vale moltissimo. Con tre punti a testa e un equilibrio quasi totale tra set ratio e point ratio, la sfida tra Egitto e Tunisia può decidere chi sarà la sorpresa del girone. I tunisini hanno iniziato con piglio, trascinati dal talento di Nagga e da un gioco rapido al centro, mentre l’Egitto si affida alla potenza di Ahmed Shafik e alla solidità della sua linea difensiva. È uno scontro diretto che vale il passaggio del turno e che promette un’atmosfera caldissima.
Pool F – ore 08:00, a Quezon City: Belgio–Algeria. La capolista Belgio, con due vittorie e cinque punti, vuole chiudere al primo posto il proprio girone. Ferre Reggers si è confermato uno degli opposti più devastanti del torneo e i belgi hanno mostrato un’identità di gioco chiara e aggressiva. Di fronte un’Algeria ancora a zero, già eliminata ma desiderosa di salutare il Mondiale con dignità. L’inerzia sembra tutta dalla parte dei rossi, che però non dovranno sottovalutare un avversario libero da pressioni.
Pool A – ore 11:30, a Pasay City: Filippine–Iran. La nazionale di casa vuole regalarsi un sogno. Con tre punti come le altre del girone, le Filippine restano pienamente in corsa per un clamoroso passaggio agli ottavi. Serve però l’impresa contro l’Iran, squadra che ha mostrato qualità e profondità soprattutto in attacco. Gli asiatici, guidati da Milad Ebadipour e da un reparto centrale solido, hanno la chance di blindare la qualificazione. Per i padroni di casa sarà decisivo il sostegno del pubblico di Pasay City, pronto a spingere ogni pallone.
Pool C – ore 12:00, a Quezon City: Francia–Argentina. È uno dei big match di giornata. La Francia, campione olimpica in carica, si presenta con quattro punti e la possibilità di sorpassare l’Argentina, attuale capolista con cinque. I transalpini si affidano a Earvin Ngapeth e alla regia di Brizard per provare a domare i sudamericani, trascinati da Bruno Lima e dal talento di Kukartsev. Una partita che vale il primato del girone e che promette equilibrio: chi vince si garantisce un ottavo più morbido, chi perde rischia di andare a casa.
Pool H – ore 15:00, a Pasay City: Cechia–Cina. Gli europei hanno fatto rumore battendo la Serbia e conquistando tre punti pesantissimi, ma ora serve la conferma contro la Cina, ancora ferma a zero e matematicamente eliminata. La Cechia ha trovato in Indra e Hadrava due riferimenti offensivi di livello e può davvero scrivere una pagina storica centrando la qualificazione. La Cina, invece, ha dato segnali alterni ma non è riuscita a concretizzare nei momenti chiave: resta però la volontà di chiudere il torneo evitando un pesante zero in classifica.
Pool F – ore 15:30, a Quezon City: Italia–Ucraina. È senza dubbio la sfida più delicata della giornata per i colori azzurri. L’Italia si è complicata la vita perdendo al tie-break con il Belgio ed è ora costretta a vincere per non rischiare una clamorosa eliminazione già alla fase a gironi. Con quattro punti in classifica, gli azzurri devono superare l’Ucraina, che ne ha tre, in una sorta di spareggio anticipato. De Giorgi dovrà trovare nuove soluzioni: Giannelli non ha ancora brillato come ci si attendeva, Romanò fatica a trovare continuità e Michieletto non è sempre incisivo. Dalla panchina potrebbero arrivare risorse importanti con Sbertoli, Galassi o Porro.
Dall’altra parte l’Ucraina, guidata da Raul Lozano, ha messo in difficoltà molte big in VNL ed è squadra pericolosa nonostante l’assenza di Plotnyskyi. Tupchii e Semeniuk restano armi temibili e la sfida si preannuncia tiratissima. Per l’Italia non esistono alternative: o vince e va agli ottavi, o la sua avventura mondiale si chiude con un flop clamoroso.