F1, si va verso l’aumento delle Sprint Race. Nel 2027 potrebbero essere 10
Negli ultimi anni la MotoGP ha spesso implementato diverse novità, mutuando quanto fatto dalla Formula Uno. In questa occasione, invece, potrebbe avvenire il contrario. La massima categoria del motorsport sembra pronta per una modifica del proprio regolamento, andando ad avvicinarsi a quanto si sta facendo da ormai tre stagioni nelle due ruote. Stiamo parlando, nemmeno a dirlo, delle Sprint Race, una di quelle novità che più hanno cambiato gli scenari dei due mondi.
Secondo quanto riportato da Motorsport.com, infatti, l’intenzione di FIA e Liberty Media potrebbe essere di aumentare le gare su distanza ridotta del sabato. Attualmente sono 6 su 24 appuntamenti. A partire dal Mondiale di Formula Uno 2027 il numero delle Sprint Race dovrebbe ampliarsi, con l’intenzione di arrivare a quota 10.
Non si tratterebbe di una rivoluzione clamorosa, quindi, ma di un ritocco. Passare da 6 Sprint Race a 10 potrebbe rendere più frizzante il calendario della stagione, senza andare a ingolfare gli impegni in pista. Il CEO della Formula Uno, Stefano Domenicali, dopo aver paventato l’idea di avere due gare più brevi nel corso del weekend, prosegue di pari passo con la volontà di puntare sulle gare del sabato. L’aspetto fondamentale sarà trovare il giusto equilibrio tra “nuova” F1 e “vecchia” F1, per non andare a scontentare nessuno.
Vedremo se le discussioni che sono già in atto porteranno alla fumata bianca verso l’aumento delle Sprint Race da 6 a 10. Le parole di Stefano Domenicali erano state chiare: “Devo dire che, a parte alcuni vecchi tifosi irriducibili, tutti vogliono i weekend sprint. I promotori spingono per questo formato e ora anche i piloti sono interessati. La direzione è chiara: posso garantire che tra qualche anno ci sarà la domanda per avere tutti i weekend con lo stesso formato. Non sto dicendo che arriveremo alla MotoGP, che ha una sprint a ogni round, sarebbe un passo troppo grande. Lo vedo più come un processo di maturazione che rispetta un approccio più tradizionalista”.