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Basket, il trionfo europeo della Germania. Una vittoria di un movimento, un esempio da seguire

Trentadue anni dopo la Germania è tornata sul tetto d’Europa, conquistando il suo secondo titolo continentale della storia dopo quello dell’ormai lontano 1993. Un trionfo arrivato al termine di una finale emozionante contro la Turchia, battuta per 88-83 grazie ad un finale di match perfetto da parte dei tedeschi. In questo momento la Germania è sia campione del mondo sia campione d’Europa.

Una vittoria che è il coronamento di un periodo straordinario per la nazionale tedesca, iniziato proprio con quell’incredibile titolo iridato di due anni fa, con la Germania capace anche di eliminare gli Stati Uniti, per poi completare l’opera in finale contro la Serbia di Nikola Jokic. L’anno scorso c’è stata la delusione della mancata medaglia olimpica, perdendo prima la semifinale contro i padroni di casa della Francia e poi anche la finale per il bronzo nella rivincita con la Serbia. Sicuramente un risultato amaro per la nazionale tedesca, ma anche la consapevolezza per un gruppo di essere ai vertici mondiali e di poter così puntare l’anno successivo all’Eurobasket, centrando pienamente l’obiettivo.

I semplici numeri parlano chiaro e dimostrano lo straordinario Europeo di Schroder e compagni. Nove vittorie su nove partite, una Germania imbattuta dall’inizio alla fine (sarebbe stato lo stesso anche per la Turchia). Decisamente il miglior attacco della manifestazione, capace di segnare sempre oltre 80 punti, con la peggior prestazione offensiva che sono stati gli 85 punti negli ottavi contro il Portogallo, senza dimenticare che in quattro circostante la Germania ha sfondato il muro dei 100 punti, solamente sfiorato in semifinale contro la Finlandia (99 punti).

È stata la vittoria del collettivo, dell’essere squadra, che probabilmente è il vero segreto di questa Germania. Certamente le stelle non mancano, con Franz Wagner e Dennis Schroder che sono i leader tecnici del gruppo e coloro che si prendono le maggiori responsabilità, ma è stata ancora una volta la vittoria del gruppo tedesco. Ne è l’esempio Isaac Bonga, votato come MVP della finale dopo una clamorosa prestazione da 20 punti e poi anche come miglior difensore dell’intero torneo. Ad ogni partita la Germania ha sempre trovato protagonisti diversi, con ttutti i componenti che hanno dato il loro contributo durante la manifestazione, come è accaduto a Daniel Theis, ad Andreas Obst, a Maodo Lo, solo per citarne qualcuno in un sistema in cui è girato tutto perfettamente.

Certo poi come detto ci sono i due leader dentro il campo. Dennis Schroder, eletto MVP degli Europei,  si è preso sulle spalle la Germania nell’ultimo minuto, conducendola alla vittoria dopo una partita da 16 punti e 12 assist. Ancora una volta il play tedesco ha saputo esaltarsi con la maglia della sua nazionale, che è davvero il suo habitat principale, visto che subisce quasi una metamorfosi rispetto al giocatore che si può ammirare in NBA. Restando sempre oltreoceano, accanto a Schroder, c’è ovviamente Franz Wagner, probabilmente il giocatore più forte di tutta la Germania, sempre di più una stella nel panorama europeo, anche se spesso non considerata come i grandi nomi di altre nazioni. Sia Wagner sia Schroder hanno chiuso con oltre 20 punti di media, ma sono numero che vanno oltre al reale impatto decisivo all’interno della squadra tedesca.

Questo trionfo europeo della Germania è la vittoria di un movimento che ha saputo attendere il proprio momento e che ha avuto la grande forza di ricostruire dopo il glorioso periodo con Dirk Nowitzki. Dal 2006 al 2022 sono arrivate zero medaglie, ma anche una serie di piazzamenti decisamente deludenti e che hanno fatto prendere dei provvedimenti a tutto il basket tedesco. La federazione ha lavorato benissimo, con la Bundesliga che è cresciuta di livello anno dopo anno, ma non solo sul piano tecnico, ma con tutte le sedici squadre che giocano in palazzetti moderni e all’avanguardia con il resto d’Europa. Il numero di praticanti è più che raddoppiato per la pallacanestro tedesca, con uno sviluppo di giocatore decisamente importante e che ha portato ad aumentare anche il numero di giocatori sbarcati oltre oceano in NBA. Un modello virtuoso che ha portato la Germania a primeggiare in Europa e nel mondo, e che dovrebbe rappresentare un esempio per un’Italia che osserva, però, decisamente da lontano.

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