Atletica, Ala Zoghlami si ferma nelle batterie dei 3000 siepi. Girma cade ai Mondiali, si rialza e duella con El Bakkali
L’avventura di Ala Zoghlami ai Mondiali 2025 di atletica è terminata nelle batterie dei 3000 siepi, che promuovevano i primi cinque classificati di ogni serie alla finale sulla pista di Tokyo (Giappone), dove si è tornati a quattro anni dalle Olimpiadi che consacrarono il movimento tricolore con cinque ori. Come previsto è uscita una gara tattica, che si è accesa soltanto nell’ultimo giro, durante il quale il ritmo si è acceso in maniera interessante nel gruppetto di testa in cui erano presenti sette atleti.
Il nostro portacolori è scivolato progressivamente indietro e ha chiuso lo sfilacciato drappello di testa, ha provato una reazione a metà dell’ultima tornata e ha recuperato un paio di posizioni, ma poi la sua azione si è spinta in prossimità dell’ultima riviera, da cui è uscito con poco slancio. Il 31enne ha tagliato il traguardo in settima posizione con il tempo di 8:32.65, sarebbe servito correre in 8:31.41 (il crono del tunisino Ahmed Jaziri, quinto) per superare il turno.
La prima batteria è stata vinta dal keniano Edmund Serum (8:29.97), davanti all’etiope Getnet Wale (8:30.14), al giapponese Ryuji Miura (8:30.43) e il francese Nicolas-Marie Daru (8:30.64). Nella seconda batteria ha prevalso il marocchino Salaheine Ben Yazide (8:27.21), capace di precedere il neozelandese Geordie Beamish (8:27.23), l’etiope Samuel Firewu (8:27.54), il tedesco Frederik Ruppert (8:27.83) e il keniano Abraham Kibiwot (8:27.84).
Nella terza serie è caduto l’etiope Lamecha Girma, ma il primatista mondiale è riuscito a rientrare nel gruppo dei migliori visto il ritmo blando tenuto nei primi due chilometri. Il marocchino Soufiane El Bakkali, due volte Campione del Mondo e due volte Campione Olimpico, ha dettato il passo e si è messo davanti a Girma a metà dell’ultimo giro, chiudendo in 8:26.99 precedendo l’etiope 8:27.79. Hanno superato il turno anche lo statunitense Daniel Michalski (8:28.76), il lussemburghese Ruben Querinjean (8:29.42) e il tedesco Niklas Buchholz (8:29.53).