Vuelta a España 2025, Jonas Vingegaard: “Un peccato non finire la corsa. Volevo attaccare nel finale”
Egan Bernal s’impone nella sedicesima frazione della Vuelta a España 2025, Poio-Mos. Castro de Herville di 167,9 chilometri. Il corridore colombiano, alla decima vittoria della sua carriera da professionista, s’impone in uno sprint dal carattere surreale. Doveroso segnalare che, per la seconda volta, l’organizzazione accorcia il tracciato neutralizzando gli ultimi chilometri a causa di una nuova protesta pro-Palestina.
Il colombiano della INEOS Grenadiers, al successo numero ventidue della sua carriera da professionista, brucia in volata lo spagnolo Mikel Landa (Soudal Quick-Step). Completa il podio di giornata il francese Brieuc Rolland della Gropama-FDJ. Il gruppo maglia rossa si prende una giornata di relativo riposo e arriva al traguardo con diversi minuti di ritardo.
In classifica generale Jonas Vingegaard, vittima di una foratura che lo costringe al cambio di bicicletta con il compagno Ben Tulett, conserva il primato in classifica con 48’’ su Joao Almeida della UAE Team Emirates-XRG e 2’38’’ sul britannico Thomas Pidcock della Q36.5 Pro Cycling Team. Giulio Pellizzari, quinto a 4’21” dal leader, guadagna una posizione ai danni di Felix Gall e si conferma il migliore degli italiani.
Il danese commenta così la giornata: “È un peccato che sia successo di nuovo. Tutti hanno il diritto di protestare, ma è un peccato che debba succedere qui e in questo modo, e che non possiamo finire la corsa. Non dovrebbe succedere. La squadra ha lavorato bene oggi e mi sarebbe piaciuto onorare il loro lavoro nel finale della corsa. È un peccato che ai tifosi spagnoli non sia stato permesso di assistere a un finale emozionante”.