F1, Ferrari lascia Monza bastonata e con la coda tra le gambe. Ormai conta i giorni alla fine del 2025
Tanto di cappello a Frederic Vasseur, che meriterebbe una toga e un posto in uno degli studi legali più rinomati del mondo. Uno così, se avesse studiato legge, sarebbe stato un formidabile avvocato. Invece fa il manager di un team di F1, ancora il più blasonato e prestigioso del Circus, mettendo la sua abilità dialettica al servizio di chi lo paga per dirigere una struttura perennemente frustrata dagli eventi concreti.
Solo così si spiegano certe dichiarazioni, perché la realtà dei fatti è che Ferrari esce da Monza con le orecchie basse e la coda tra le gambe. Il Gran Premio d’Italia è stato duro per la Rossa, che ancora una volta si è trovata a galleggiare nel limbo dei piazzamenti a ridosso del podio (peraltro mancato per la prima volta dal 2021), senza risultare protagonista in alcun modo.
Ripetere l’impresa del 2024 era pressoché impossibile, ma ci si avvicinava all’appuntamento di casa con l’ambizione di appiccare quantomeno qualche fuoco di paglia, giusto per scaldare i cuori delle migliaia di tifosi accorsi in Brianza per sostenere la Scuderia di Maranello. Non solo italiani, sia chiaro, perché i Bed and Breakfast della zona si sono riempiti anche di supporter provenienti dal Nord Europa e dall’Asia, tutti bardati con il merchandising ufficiale ferrarista.
Nostrani o stranieri, alfine sono tutti stati accomunati dalla delusione. Un Gran Premio d’Italia anonimo, privo di mordente. Come l’intero 2025, sia chiaro, ma tuttavia al di sotto delle attese di chi ha il Cavallino Rampante nell’anima. L’abitudine recente era di vedere una Ferrari capace di alzare l’asticella nell’autodromo edificato alle porte di Milano. Viceversa, quest’anno, non s’è ammirato alcun picco prestazionale. Sempre il solito brodino, peraltro più insipido di quello cucinato altrove.
Va bene, sono arrivati 20 punti che consolidano il secondo posto nel Mondiale costruttori. Però le concorrenti dirette quali sono? La Mercedes che schiera un esordiente assoluto e la Red Bull che di fatto corre con un’auto sola. Con queste fondamenta, arrivare seconda nella graduatoria riservata ai team non è certo un’impresa…
Peraltro le Frecce d’Argento e il Drink Team sono in grado vincere. Se la McLaren viene meno, si fanno avanti loro. La Ferrari? Ormai conta i giorni mancanti alla fine del 2025, nella speranza di avere la consolazione di un exploit, in maniera tale da essere, almeno per un giorno, Rossa. Evitando di andare in bianco o di vivere una stagione totalmente incolore.