F1, Andrea Kimi Antonelli “al di sotto delle attese”? Non scherziamo, fino a ieri ha bruciato le tappe!
Andrea Kimi Antonelli festeggia oggi il suo 19° compleanno, essendo venuto al mondo il 25 agosto 2006. In altre parole, ci troviamo di fronte a chi è ancora un teenager. Questo dato anagrafico va sempre tenuto a mente quando si affronta l’argomento relativo al rendimento del pilota italiano. Perché, nel caso a qualche analista sia sfuggito, si sta parlando di chi ha letteralmente bruciato le tappe.
Nel 2023, Antonelli correva in Formula Regional e il suo compagno di squadra alla Prema era il brasiliano Rafael Camara. Quest’ultimo, peraltro più anziano, ha appena vinto matematicamente il campionato di Formula 3. Ci sono pertanto due categorie di differenza! A distanza di due anni da quando erano compagni di box, l’italiano corre in F1 e il brasiliano in F3!
L’anagrafica, ovviamente, non è tutto. Conta anche l’esperienza. Ebbene, bisognerebbe ricordarsi di come il bolognese abbia saltato a piè pari la terza categoria, approdando direttamente in F2 nel 2024. Dopodiché, l’inatteso trasferimento di Lewis Hamilton alla Ferrari, ha spalancato al giovanissimo talento del nostro Paese le porte della Mercedes. Con largo anticipo rispetto al previsto.
Le circostanze hanno generato un’autentica autostrada verso il volante di una Silver Arrow, che era nel destino di Antonelli, ma non certo in questo 2025! Andrea prima ha saltato la tappa della F3, quella (eventuale) di una stagione di consolidamento in F2 e quella sicura dell’apprendistato in F1, che avrebbe potuto e dovuto essere svolto in un team satellite.
Pensiamo a George Russell, il suo compagno di squadra e nuovo leader della Mercedes dopo l’addio di King Lewis. Il britannico si è fatto tre anni pieni in Williams prima di raggiungere il sedile al quale era destinato. Senza dubbio, questo avrebbe dovuto essere anche il percorso di Antonelli, che in una squadra di seconda fascia avrebbe potuto crescere con calma.
Viceversa, una sorta di effetto domino lo ha catapultato su una Freccia d’Argento con almeno due anni d’anticipo rispetto al previsto. “Almeno”, sia chiaro. Alla luce di tutto ciò, non è forse comprensibile che possa commettere errori e pagare dazio nel confronto diretto con il compagno di squadra? Toto Wolff ha sintetizzato al meglio la situazione: “Fa errori e ottime cose, esattamente quello che ci aspettiamo”.
Sbagliava Ayrton Senna, anche dopo cinque anni di F1, quando gettava alle ortiche la vittoria di Montecarlo 1988. Potrà sbagliare Antonelli all’esordio assoluto? L’augurio, oltre per il compleanno, è che possa essere lasciato crescere in santa pace, senza che venga messo in croce per ogni passaggio a vuoto. Si parla di chi si deve ancora formare… E deve avere il tempo per farlo!