Volley femminile, l’Italia U21 schianta la Cina e sfiderà il Brasile in semifinale ai Mondiali!
Sembrava una montagna impossibile da scalare, e invece l’Italia ha trovato la vetta. A Surabaya, di fronte alla Cina imbattuta e favorita numero uno per l’oro del Mondiale Under 21 di volley femminile, le azzurre di coach Gagliardi hanno messo in scena una prestazione da antologia: un 3-0 (25-23, 25-18, 25-15) costruito con cuore, tecnica e coraggio. Perché battere la Cina non è solo vincere una partita. È piegare una squadra che fin qui aveva travolto tutte le avversarie, che non aveva mai mostrato crepe, che nei pronostici della vigilia sembrava destinata a proseguire senza ostacoli verso la finale. Invece, la migliore Italia del Mondiale ha ribaltato ogni previsione.
L’Italia parte con la consapevolezza di avere di fronte una corazzata, ma il campo racconta altro: ricezione precisa, muro granitico, difesa attenta e un attacco distribuito che toglie punti di riferimento alle cinesi. Adigwe, Bosso e Piomboni firmano 13 punti a testa, Manfredini è letale in fast (10 punti), Marchesini guida la linea centrale con 7 palloni vincenti.
Il primo parziale è una battaglia di nervi. La Cina parte con la solita solidità, ma l’Italia regge il confronto grazie a una ricezione puntuale e a una Adigwe implacabile da seconda linea. Sul 20-18, il muro dell’opposta azzurra respinge l’assalto avversario, ma le cinesi rientrano fino al 23-22. È qui che emerge il carattere dell’Italia: pallonetto di Adigwe, mano-out di Bosso e chiusura con la fast vincente di Manfredini per il 25-23. È il primo segnale che oggi l’inerzia può cambiare.
Nel secondo set le azzurre alzano il ritmo al servizio e in fase di ricostruzione. Marchesini e Bosso murano a ripetizione, Piomboni si accende con colpi di qualità in parallela e diagonale. L’unico momento di difficoltà arriva sul 20-18, quando qualche sbavatura in ricezione concede speranza alla Cina, ma l’ace di Manfredini e un errore di Zhao ricacciano indietro la rivale. La parallela di Piomboni chiude il parziale sul 25-19, consolidando un vantaggio tecnico e psicologico sempre più evidente.
Il terzo parziale è una dimostrazione di forza. L’Italia vola sull’8-3 con ace di Marchesini e muro di Bosso, e da lì dilaga. Adigwe continua a trovare varchi da zona 2 e dalla seconda linea, Piomboni gestisce ogni pallone con lucidità, Manfredini colpisce in fast con precisione chirurgica. Sul 21-11, l’ace di Adigwe è la fotografia di una squadra che non sbaglia più nulla. La fast di Marchesini chiude i conti sul 25-15 e scatena la festa azzurra.
Quella vista contro la Cina è stata indubbiamente la migliore Italia del Mondiale finora. Le lacune mostrate nelle prime fasi, cali di concentrazione, ricezione instabile, poca continuità, sono sparite di colpo. Al loro posto, una formazione compatta, ordinata e concreta in ogni fondamentale. La correlazione muro-difesa ha funzionato come mai prima, il servizio ha messo in crisi la costruzione cinese e le attaccanti hanno trovato soluzioni variegate e vincenti.
In casa Italia 13 punti per Adigwe, 13 a testa per le due bande, oggi protagoniste di una gara di altissimo spessore, Piomboni e Bosso, 10 punti per Manfredini, letale in fast, 7 punti per Marchesini. In casa Cina solo Zhao in doppia cifra con 10 punti, 9 per Ji, 6 per C. Li, 5 per H. Li. Con questa vittoria, l’Italia approda in semifinale dove affronterà il Brasile, in un’altra sfida di altissimo livello. Ma dopo aver steso la Cina in tre set, questa squadra sa di avere nelle mani la possibilità di sognare in grande.