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Luca Nardi batte in rimonta Denis Shapovalov e approda al terzo turno di Cincinnati

Chiamatelo Luca “Lucky Loser” Nardi. Prosegue l’avventura del pesarese (n.98 del ranking) nel Masters1000 di Cincinnati. Nelle 13 affermazioni a livello ATP, per Luca questa è stata la sesta da ripescato in qualità di “lucky loser” per l’appunto. Una sorta di tradizione che si confermata contro il canadese Denis Shapovalov (n.30 del mondo), visto lo score di 6-7 (5) 6-3 6-4 dopo 2 ore e 30 minuti di gioco.

Un match nel quale Nardi si è trovato anche avanti di un break nel primo set e nella possibilità di chiudere sul suo servizio. Per la seconda volta in carriera approda al terzo turno di un 1000, la prima volta era stata a Indian Wells l’anno scorso quando batté Novak Djokovic e anche lì fu inserito nel main draw con lo stesso meccanismo. Il suo prossimo avversario sarà il ceco Jakub Mensik.

Nel primo set l’avvio di Nardi è convincente. Sfruttando anche gli errori nello scambio dell’avversario, l’azzurro va avanti di un break nel terzo game e gestisce in maniera autorevole i turni al servizio. Il classe 2003 del Bel Paese si costruisce una palla set in risposta nel nono gioco, ma Shapovalov la cancella. Nel game successivo la battuta non assiste il nostro portacolori e il contro-break è presto fatto. Si va al tie-break e il canadese si dimostra più lucido nelle scelte. Sull score di 7-5 il n.30 ATP può esultare.

Nel secondo set c’è la reazione di Nardi che, specialmente col dritto, costruisce molto bene lo scambio e, grazie alla sua splendida velocità di braccio, ruba il tempo al rivale. Nel quarto game c’è lo strappo e stavolta non ci sono tentennamenti al servizio. Luca, infatti, fa calare il sipario sul 6-3 in maniera puntuale.

Nel terzo set le emozioni non mancano. Entrambi non sono il massimo della vita alla battuta e occasioni “break” ci sono da una parte e dall’altra. In questo caso l’azzurro dimostra maggior risolutezza spalle al muro, cancellando due break-point nel secondo gioco e poi concretizzando lui al meglio la chance nel gioco successivo. Avanti di un break, il nostro portacolori ha ben tre palle del doppio break, ma non le capitalizza. Nell’ottavo game è lui a trovarsi addirittura sotto 0-40. Bravo a tirarsi fuori dalla buca e giocare in maniera impeccabile l’ultimo turno al servizio, concludendo sul 6-4.

Leggendo le statistiche, Nardi ha fatto la differenza coi punti vinti con la seconda di servizio (57% vs 47%) e soprattutto servendo meglio in termini di regolarità (3 doppi falli rispetto agli 8 di Shapovalov). Canadese troppo falloso con ben 59 errori gratuiti rispetto ai 35 dell’azzurro.

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