Giuseppe Disabato inscena una lotta furibonda in tinta spagnola ed è argento nella marcia agli Europei U20
Massimo Stano lo ha dipinto più volte come un fenomeno assoluto, dichiarando addirittura che alla sua età era scarso rispetto a questo annunciato talento. Gli addetti ai lavori e gli appassionati sono da tempo a conoscenza delle sue notevoli doti tecniche e delle rilevanti potenzialità in ottica futuro, oggi Giuseppe Disabato ha mostrato la sua caratura agonistica e ha messo sul piatto quello di cui è capace: può rappresentare il futuro della marcia tricolore con grande orgoglio.
Il 18enne pugliese (spegnerà le prossime candeline il 1° novembre) ha conquistato la medaglia d’argento sui 10.000 metri di marcia agli Europei Under 20, rispettando il pronostico della vigilia che lo voleva sul podio e confermandosi una garanzia quando si tratta di chiudere nella top-3 in un evento internazionale. Dopo il bronzo di due anni fa (quando era ampiamente sotto il limite massimo d’età per questa manifestazione) e dopo il bronzo ai Mondiali U20 della passata estate, l’allievo di Antonio Esposito (suo zio) ha sciorinato classe pura sulla pista di Tampere (Finlandia) e ha firmato il nuovo record italiano under 20 con il crono di 39:20.87.
Giuseppe Disabato ha ingaggiato una battaglia furibonda con lo spagnolo Joan Querol: i due sono andati via insieme nei pressi del quarto chilometro, inscenando un ritmo rivelatosi troppo sostenuto per l’intera concorrenza. L’iberico ha provato a staccare l’azzurro, che ha invece resistito ed è passato al contrattacco. Il pugliese ha guadagnato una decina di metri di vantaggio, ma piano piano l’avversario si è avvicinato e lo ha agganciato nei pressi dell’ottavo chilometro. Negli ultimi cinque giri di pista i due contendenti hanno data vita a un intenso spalla a spalla e lo spagnolo ha preso l’iniziativa, nonostante fosse gravato da due proposte di squalifica.
Al suono della campana Querol ha intensificato l’azione e Disabato non è riuscito a resistere, alzando bandiera bianca con grande onore e chiudendo con un tempo decisamente interessante, migliorando sensibilmente il già suo primato nazionale di categoria (39:24.99 lo scorso 13 aprile a Prato). Si tratta della sesta medaglia per l’Italia in questa spedizione dopo gli ori di Kelly Doualla (100 metri), Erika Saraceni (salto triplo), Diego Nappi (200 metri) e gli argenti di Diego Inzoli (salto in lungo) e Serena Di Fabio (10.000 metri di marcia). Querol ha vinto con il record dei campionati (39:10.04), bronzo al collo dell’altro spagnolo Daniel Monfort (39:50.77), bene anche gli altri italiani: Alessio Coppola sesto (41:23.40, personale) e Omar Moretti settimo (42:01.88).