F1, obbligo di due pit-stop anche nel 2026 a Monaco, ma ci sarà qualche novità
Ogni stagione ciclicamente torna in auge la questione legata al Gran Premio di Monaco. La gara più glamour della stagione è, però, di pari passo, la più noiosa delle 24 in calendario. Il fatto che non si possa sorpassare è una fardello non di poco conto e la domenica del Principato viene spesso vissuta come un peso per gli appassionati della Formula Uno. La FIA le sta provando tutte. Nell’edizione da poco disputata, per esempio, si è provato a imporre le due soste ai box ma, come si è visto, il canovaccio è rimasto il medesimo.
Una sensazione di “nulla di fatto” che, tuttavia, non aveva coinvolto il numero 1 della Formula Uno, Stefano Domenicali, che aveva promosso questa decisione: “Una scelta che approvo perché ha generato incertezza e attenzione ed è stato bello vedere che il giorno prima tutti pensavano di volersi fermare al primo giro, e si è discusso molto, quindi nessuno ha capito esattamente nulla. Credo che sia stato il tentativo giusto e che l’attenzione sia stata sicuramente alta”.
In poche parole i vertici della F1 hanno visto con positività questa regola che, a quanto pare, rivedremo anche nel prossimo campionato. Come ha riportato Motorsport.com, infatti, nell’ultima bozza del regolamento 2026, la FIA ha confermato la riproposizione dei due pit-stop obbligatori. C’è un grosso “però”. Come ha spiegato il team principal della Williams, James Vowles, le squadre non avevano ancora discusso la possibilità di confermare o meno la regola, per cui non si attendevano che fosse inserita così rapidamente nel regolamento.
A quanto pare, quindi, a Monaco vedremo nuovamente la regola dei due pit-stop obbligatori. Ma, prima del via del prossimo Mondiale dovrebbe essere rivista per evitare quanto visto nel 2025. La conferma arriva direttamente da Nicholas Tombazis direttore monoposto della FIA: “Al momento, il regolamento 2026 prevede ancora le due soste per Monaco, ma siamo ad agosto e Monaco si correrà a giugno dell’anno prossimo. L’intenzione è di discuterne più approfonditamente nel Comitato Consultivo Sportivo. È sempre stata nostra intenzione capire cosa si possa fare. Il problema vero è il circuito, che rende i sorpassi quasi impossibili, se non del tutto. È questa la causa principale, non tanto se ci siano uno o due pit stop. Quello è sempre stato un aspetto secondario, secondo me. È chiaro che la richiesta ai team è di essere creativi e propositivi. Noi della FIA non siamo legati a una soluzione specifica. Se ci saranno proposte che possano migliorare la situazione, le sosterremo. Sicuramente questo sarà uno degli argomenti discussi nei prossimi incontri del Comitato Sportivo e della F1 Commission”.