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Davide Sanguinetti: “Mi piacerebbe vedere Rybakina finire l’anno tra le prime sei”

Il suo curriculum e il potenziale di tennis che riesce ad esprimere, a questo punto della stagione,  consentono di affermare che il 2025 di Elena Rybakina non sta andando come previsto. È vero che ha vinto il titolo a Strasburgo, che ha disputato alcune semifinali e che questa settimana è persino considerata una delle principali candidate a fare colpo al WTA 1000 in Canada. Vedere la giocatrice kazaka fuori dalle prime 10 è però qualcosa di inusuale. Davide Sanguinetti, l’allenatore della Rybakina, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sul canale Supertennis.

Allenare una donna, per un tecnico abituato a lavorare con gli uomini,  è stato un vero rischio per Davide, ha richiesto l’adattamento ad una formula nuova a cui si sta ancora abituando, come spiega l’ex giocatore. Sanguinetti esplora come funziona questo processo e dove, secondo lui, risiede il potenziale della sua giocatrice.

Sulle differenze tra l’ATP Tour e il WTA Tour e le prospettive del percorso della Rybakina: “Ci sono delle differenze, ovviamente. Direi che con le ragazze bisogna essere un po’ più sensibili; serve un modo diverso di comunicare e presentare le cose. Nel mio caso, sono ancora nuovo; sto imparando e adattandomi a ogni torneo. Nel caso di Rybakina, sono entrato in squadra a febbraio senza aver mai lavorato con lei, quindi mi ha spiegato il lavoro che aveva svolto di recente, così le ho chiesto un paio d’anni per stabilire il mio metodo. Il primo anno, vorrei mantenere lo status quo, magari finire tra le prime sei del ranking, e poi portarla al numero 1. Per me, ha tutto il potenziale“.

Sul momento del tennis italiano: “In questo momento tutti mi chiedono cosa mangiano i tennisti italiani, e io rispondo sempre: pane magico! Scherzi a parte, la verità è che ci sono molti nuovi giocatori che appaiono nel circuito, ognuno con il proprio stile di gioco e la propria personalità. Vedo Jannik Sinner come una macchina da guerra, Lorenzo Musetti come Van Gogh, Flavio Cobolli che assomiglia a Billy the Kid per la sua velocità di braccio, mentre Luciano Darderi potrebbe essere ‘La Cosa’ dei Fantastici Quattro, lasciando a Matteo Arnaldi il ruolo di Mr. Fantastic. E non dimentichiamo Matteo Berrettini, anche se non è al suo meglio”.

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