Volley, l’Italia sbatte sul muro della Polonia e incassa una severa sconfitta nella finale di Nations League
L’Italia è stata travolta dalla Polonia nella finale della Nations League 2025 di volley maschile, perdendo con un sonoro 3-0 (25-22; 25-19; 25-14) in un’ora e mezza di gioco sostanzialmente a senso unico. I biancorossi si sono rivelati superiori in ogni fondamentale, picchiando al servizio e risultando più cinici in fase offensiva: la formazione guidata da coach Nikola Grbic è stata solida e centrata in ricezione, non ha concesso spazi agli azzurri e soprattutto non ha commesso particolari sbavature.
Il terzo atto conclusivo tra queste due squadre nel giro di tre anni, dopo la finale dei Mondiali 2022 vinta dagli azzurri e quella degli Europei 2023 conquistati dai biancorossi, si è rivelata decisamente meno combattuto del previsto. La superiorità tecnica della Polonia, già emersa contro Giappone e Brasile nei turni precedenti, si è rivelata nitida ed è valsa la seconda apoteosi nella prestigiosa competizione internazionale itinerante dopo quella del 2023.
D’altro canto l’Italia, alla sua prima finale in Nations League (competizione erede della World League defunta nel 2017), non ha offerto un gioco spumeggiante ed è parsa troppo confusa in fase di impostazione e in difesa, con un attacco troppo spuntato. I ragazzi del CT Fefé De Giorgi hanno sbattuto in maniera fragorosa contro il muro polacco, incassando una severa sconfitta che indubbiamente accende qualche campanello d’allarme in vista dei Mondiali nelle Filippine, ormai lontani poco più di un mese.
Il mattatore assoluto è stato il fuoriclasse Wilfredo Leon, autore di 16 punti: dopo un paio di turni un po’ sottotono per i suoi standard, lo schiacciatore con un lungo passato a Perugia si è scatenato nei primi due set e ha fatto la differenza nei momenti caldi. Accanto al fenomeno di origini cubane, per anni definito il giocatore più forte del mondo, si è distinto il martello Kamil Semeniuk (14 punti) sotto la regia di Komenda (3). L’opposto Sasak ha chiuso con 6 punti a referto (3 muri), 7 marcature per il capitano Kochanowski spalleggiato al centro da Jakubiszak (4).
Tra le fila dell’Italia soltanto il martello Daniele Lavia ha chiuso in doppia cifra (11 punti), 7 punti per lo schiacciatore Alessandro Michieletto, apparso ben lontano dai livelli espressi ieri mattina contro la Slovenia. Prova sottotono dell’opposto Kamil Rychlicki (4), sostituito in corsa da Yuri Romanò (3) sotto la guida di Simone Giannelli. Poca alternativa anche al centro, dove Gianluca Galassi (4) e Simone Anzani (3) non sono stati magistrali, Fabio Balaso il libero.