Nuoto, Italia aggrappata al colpo di coda di Benedetta Pilato nei 50 rana e alla 4×100 mista uomini
Signore e Signori i titoli di coda si avvicinano su quest’edizione dei Mondiali 2025 di nuoto in vasca lunga a Singapore. L’Italia avrebbe voluto accogliere un aggiornamento del medagliere in data odierna, ma si è potuto far sfoggio di tanti piazzamenti, tra cui tre quarti posti, che per definizione lasciano un retrogusto amaro.
Certo, cosa vuoi andare a dire a una come Simona Quadarella che nuota l’800 stile libero migliore della carriera, col nuovo primato europeo annesso, ma altre tre vanno sulla luna con prestazioni da top-10 nella graduatoria alltime della distanza? E allora, altra domanda: cosa è rimasto per aggiornare questo 1-4-1 alla voce “medaglie”?
Le carte da giocatore potrebbero essere due. Benedetta Pilato nei suoi 50 rana potrebbe regalarsi qualcosa di bello in un’altra stagione in cui si è fatto fatica a intravedere la luce. La pugliese, afflitta in tutti i sensi dalle problematiche di salute (sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)), non si è presentata al top della forma in questo appuntamento.
Si spera che la testa e l’amore viscerale per questa distanza sopperiscano a una carenza fisica che la fa essere devastante per 35 dei 50 metri della prova. L’autonomia, in altre parole, è quella che è, ma chissà se la magia di una finale mondiale le sappia dare qualcosa, un po’ come in quell’estate di Gwangju del 2019 quando da adolescente vinse un argento mondiale inatteso.
La seconda chance potrebbe averla la 4×100 mista maschile. Una prova a squadre in cui diverse volte gli azzurri averebbero potuto dire la loro in maniera importante, ma sovente qualche intoppo c’è stato, come negli ultimi Giochi Olimpici di Parigi. Vero è che sono state anche soddisfazioni, ricordando il bronzo a Cinque Cerchi di Tokyo e il titolo mondiale a Budapest del 2022.
Si confida nella voglia di vincere dei campioni olimpici, Thomas Ceccon (dorso) e Nicolò Martinenghi (rana), tale da trascinare a delfino e a stile libero Federico Burdisso e Carlos D’Ambrosio. Sulla carta, la Russia appare fuori portata e forse anche la Cina, mentre gli USA possono avere un problema nel dorso maggiore di quello italiano nella farfalla. Certo, sarà anche interessante capire cosa accadrà in fase di qualificazione, perché nello storico si ricorda qualche disastro nella gestione e nelle scelte. Si spera, quindi, di essere in finale e una volta lì, dare il 101%.
Sulla carta ci sarebbe da considerare nei 400 misti anche un Alberto Razzetti desideroso di riscatto dopo le sue apparizioni nei 200 farfalla e nei 200 misti. Tuttavia, la poca ispirazione dimostrata non alimenta l’ottimismo, ma nel nuoto non si può mai dire…