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Nuoto, risultati pomeriggio: Ceccon in versione Dr. Jekyll, Curtis non brilla, Di Pietro e Deplano fanno sperare

Terzultima giornata che va in archivio nella piscina da 50 metri della World Aquatics Championships Arena di Singapore, teatro di quest’edizione dei Mondiali di nuoto tra le corsie. Un day-6 in cui la prima finale ha visto protagonista Sara Curtis nei 100 stile libero femminili, al suo primo impegno in una prova di questa particolare tipologia.

La 18enne piemontese ha concluso in ottava posizione, lontana dal suo record italiano di 53.01 e dai propositi che aveva in mente alla vigilia. Un’esperienza sicuramente importante per la sua crescita, in una specialità che faceva fatica a nuotare fino a due anni fa. In questo modo va valutato il 53.41 dell’azzurra (ottavo posto) nel bis iridato dell’olandese Marrit Steenbergen (52.55) davanti all’australiana Mollie O’Callaghan (52.67) e all’americana Torri Huske (52.89).

Nelle semifinali dei 100 farfalla uomini è accaduto quello che non ti aspetti, ovvero un Thomas Ceccon in grado di sbriciolare non solo il suo primato personale, ma anche il record italiano di Piero Codia, portando il limite nazionale a 50.42. In una prova non preparata come il dorso, il campione veneto ha dimostrato ancora una volta le sue straordinarie qualità eclettiche, qualificandosi per la finale di domani col quinto crono di ingresso. Andare all’attacco delle medaglie sarà complicato, visti i crono dei primi tre dell’overall: lo svizzero Noè Ponti (50.18) il migliore, davanti al canadese Josh Liendo (50.24) e al francese Maxime Grousset (50.25). In una gara secca, però, può accadere di tutto.

Leonardo Deplano ci sarà, Lorenzo Zazzeri no. È stato questo il riscontro delle semifinali dei 50 stile libero odierni nelle quali i due azzurri hanno gareggiato. Deplano ha stampato il crono di 21.59, tra tante imperfezioni, piazzandosi al quinto posto, mentre Zazzeri ha siglato 21.87 e non ha centrato l’obiettivo della finale. Una prova in cui l’australiano Cameron McEvoy ha voluto ribadire il concetto, prendendosi il best-time di 21.30 davanti all’americano Jack Alexy (21.32) e al serbo Andrej Barna (21.45).

Silvia Di Pietro, dopo l’exploit delle batterie mattutine col record italiano di 25.49, ha peggiorato leggermente la sua prestazione in semifinale, ma il suo 25.58 è stato di pregevole fattura e funzionale al pass per l’atto conclusivo di domani (6° crono di ingresso). La favorita Gretchen Walsh ha svettato in 25.09 davanti alla belga Roos Vanotterdijk (25.32) e alla sudafricana Erin Gallagher (25.39).

4×200 stile libero maschile che non si è accesa per l’Italia. Gli azzurri non hanno trovato quel plus che una gara di questo deve dare, giocandosi le medaglie. Carlos D’Ambrosio (1:45.75), Filippo Megli (1:45.91), Marco De Tullio (1:46.52) e Stefano Di Cola (1:47.36) hanno stampato 7:05.84 valso il settimo posto, nella prova in cui la Gran Bretagna si è confermata nuovamente la squadra più forte in 6:59.84 davanti alla Cina (7:00.91, record asiatico) e all’Australia (7:00.98). USA giù dal podio (7:01.24).

Nella finale dei 200 rana maschili il cinese Qin Haiyang ha fatto doppietta, dopo l’oro nei 100, imponendosi in 2:07.41, mettendo in scena un’ultima vasca notevolissima e chiudendo in 2:07.41. L’argento e il bronzo sono andati al giapponese Ippei Watanabe (2:07.70) e l’olandese Caspar Corbeau (2:07.73). Nel medesimo atto conclusivo al femminile l’americana Kate Douglass ha vinto il confronto diretto con la russa Evgeniia Chikunova e conquistato l’oro in 2:18.50 (record dei campionati e del continente americano), davanti alla russa (2:19.96) e alla coppia di bronzo Kaylene Corbett/Alina Zmushka (2:23.52).

Nella finale dei 200 dorso uomini l’ungherese Hubert Kos è stato impressionante, rafforzando il concetto della sua leadership su questa distanza e ricordando il titolo olimpico dell’anno scorso. Il magiaro si è messo al collo l’oro col nuovo record europeo di 1:53.19 davanti al sudafricano Pieter Coetze (1:53.36, record africano) e al francese Yohann Ndoye-Brouard (1:54.62). Un livello davvero molto alto.

Nelle semifinali dei 200 dorso femminili l’australiana Kaylee McKeown (quarta in 2:08.36) e l’americana Regan Smith (quinta in 2:08.67) si sono controllate prima dell’atto conclusivo di domani dove sono attese al duello per l’oro. Nelle semifinali il palcoscenico è stato concesso alla cinese Peng Xuwei, in testa all’overall in 2:07.76, davanti alla bielorussa Anastasiya Shkurdai (2:07.85) e all’altra statunitense Claire Kurzan (2:08.13).

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