Basket femminile: Europei Under 20 al via a Matosinhos. Italia a trazione Zanardi in Portogallo
Sarà un’altra estate di speranze, quella che l’Italia Under 20 femminile affronta negli Europei di categoria a Matosinhos. La città portoghese ormai da diversi anni ospita manifestazioni giovanili. E porta anche un ricordo a suo modo dolceamaro: fu qui che gli stessi Europei si giocarono nel 2016. Furono quelli dell’esplosione di Cecilia Zandalasini, che tra quarti, semifinali e finale viaggiò a quasi 30 punti di media e, quasi da sola, rimontò la finale con la Spagna poi finita alle iberiche per due soli punti.
Questa volta la squadra azzurra dovrà vedersela contro diverse selezioni che, fondamentalmente, sono particolarmente quotate. Ciò non toglie che anche il gruppo azzurro di interessante abbia parecchio. Giuseppe Piazza ha optato per diverse scelte importanti, a partire ovviamente da Carlotta Zanardi, all’ultima estate con le giovanili assieme a tutta la classe 2005 (di cui fanno parte nove delle dodici giocatrici azzurre. L’Italia ha giocato quattro partite prima degli Europei, due con la Slovenia di Ajsa Sivka, una delle stelle annunciate del torneo, e altrettante contro il Belgio, riuscendo sempre a vincere.
In questi incontri si è sempre messa molto bene in evidenza Candy Edokpaigbe, la giocatrice nata e cresciuta a Sant’Antonio Abate che è stata tra le poche note positive della stagione universitaria dei Seattle Redhawks. Per lei in questa preparazione 16,5 punti di media, il che fa capire quanto possa essere importante il suo contributo offensivo. Zanardi a parte, ci sarà da osservare l’impatto di Francesca Baldassarre, che è 2008, con giocatrici nella larghissima maggioranza dei casi due o tre annate avanti rispetto a lei. In pratica, tendenzialmente ha quattro estati Under 20 a disposizione, compresa questa.
Così Piazza alla FIP nelle parole della vigilia: “La squadra è certamente progredita nel corso del raduno, crescendo sotto tutti i punti di vista a cominciare dalla consapevolezza della sicurezza nei propri mezzi. L’impegno è stato esemplare dal primo giorno, ora siamo più equilibrate e costanti nel corso dei 40 minuti. In questi ultimi allenamenti abbiamo lavorato un po’ sul perfezionamento della difesa a zona ma al di là dei tatticismi è importante che questa squadra arrivi all’Europeo con una propria identità definita, il resto sono dettagli anche se ovviamente importanti. Il momento dei tagli come sempre non è stato piacevole, non è retorica se dico che in questa squadra nessuna meritava di tornare a casa alla vigilia della partenza per Matosinhos, abbiamo allenato un gruppo sano e con un’eccellente etica del lavoro. Lo certifica il fatto che anche nelle ultime amichevoli anche chi è stata in qualche modo emarginata dalle rotazioni è entrata in campo e ha fatto qualcosa di importante. A Matosinhos ci attende un girone equilibrato, non sfide facili o impossibili. Vogliamo giocare tre partite solide, provare ovviamente a vincerle, e arrivare pronti all’incrocio decisivo degli Ottavi di finale“.
L’Italia è inserita nel girone con Polonia (esordio domani, alle 21:30), Cechia (domenica alle 19:00) e Paesi Bassi (lunedì alle 14:00). Per quel che riguarda queste tre squadre, da segnalare nella Polonia la presenza di Natalia Rutkowska, lunga che gioca a Poznan e che fa sentire una forte presenza vicino a canestro. In altre squadre ci sono alcune giocatrici che, Sivka a parte di cui si è ampiamente parlato negli anni (sia per il suo periodo a Schio che per l’effettiva forza, senza contare che era agli ultimi Europei senior nel girone azzurro a Bologna), hanno fatto già vedere buone cose tra le grandi: è il caso, per dirne una, di Elif Istanbulluoglu, già vista con la Turchia nel roster della selezione maggiore, quello giunto ai quarti europei persi contro l’Italia.
Veniamo al sistema della competizione: tutte agli ottavi, con incroci prime-quarte e seconde-terze tra i gironi A-B e C-D, L’Italia, essendo nel girone D, si incrocia nello specifico con il raggruppamento di Svezia, Turchia, Lettonia e Islanda. Il format prevede, come di consueto, il tabellone dai quarti alla finale che vale le medaglie e quello 9°-16° posto che determina, invece, le tre retrocesse in Division B (dove l’Italia mai è scesa dall’istituzione della categoria Under 20). Per la squadra azzurra dal 2013 il bilancio è di quelli straordinari: una vittoria (2019), due finali, tre terzi, un quarto, due quinti e un sesto posto. Ruolini di marcia paragonabili esistono solo per la Spagna (che dal 2006 ha mancato una sola volta le prime 4 posizioni e sole tre il podio, con annesse 9 vittorie) e per la Francia (che dal 2002 a oggi di successi ne vanta 5).