Pagelle Italia-Brasile 3-1 volley femminile: Antropova risolutiva, Sylla leader carismatica, Nervini in versione Bosetti
PAGELLE ITALIA-BRASILE 3-1
Domenica 27 luglio
Ekaterina Antropova, 8,5: un opposto di riserva così, lo sappiamo, è un lusso che solo l’Italia può permettersi. Stiamo parlando, senza ombra di dubbio, di una delle prime cinque interpreti al mondo nel ruolo (le altre sono Egonu, Haak, Boskovic e Vargas). Oggi ha letteralmente cambiato la partita quando è entrata in pianta stabile sul 9-9 del terzo set, diventando il terminale offensivo della squadra. Non si è abbattuta quando ha subìto un paio di muri nel quarto set, anzi ha mostrato maturità e pazienza nei momenti topici del match. La 22enne si è rivelata un fattore determinante anche a muro (4). Insomma, un innesto azzeccato da parte del guru Julio Velasco.
Myriam Sylla, 8.5: a nostro avviso merita la palma di migliore in campo. Senza Orro ed Egonu, entrambe sostituite, la schiacciatrice si è issata a leader carismatica della squadra, caricandosela sulle spalle suon di attacchi devastanti. Anche oggi in difesa è stata una furia, proiettandosi su ogni pallone con un’agilità felina. I 16 punti, con 3 muri, non raccontano abbastanza il valore di una prestazione sontuosa.
Paola Egonu, 5,5: per la verità non stava sfigurando al momento della sostituzione, ma è indubbio che stesse vivendo una serata tutt’altro che brillante, complice anche un’intesa più problematica del solito con Orro. La classe 1998 non è mai riuscita a trovare continuità in attacco, sovente affidandosi a dei pallonetti che, a differenza dei giorni scorsi, non hanno sortito effetto. Dopo essere stata sostituita nel terzo parziale, non è più rientrata. Per lei 12 punti, con un ace.
Sarah Fahr, 7.5: non è stata servita con continuità a causa della ricezione ballerina delle azzurre che ha costretto le palleggiatrici ad affidarsi più spesso alle bande. Fa comunque il suo con 10 punti e sporcando tanti attacchi con le mani a muro.
Anna Danesi, 7: in attacco non vive la sua miglior serata, ma a muro fa sempre la differenza e ne mette 4 a referto.
Stella Nervini, 7,5: entra al posto della sfortunata Degradi. All’inizio trema, sembra contratta. Poi si scioglie e libera il braccio senza paura, ottenendo 7 punti preziosi e distinguendosi anche per alcuni recuperi difensivi degni della miglior Caterina Bosetti.
Alessia Orro, 5: oggi era appannata, va detto. Si è intestardita con alcune scelte strategiche che non hanno fruttato. La regia è apparsa meno precisa e concreta del solito, a tal punto che è stata platealmente richiamata da Velasco durante un time-out sul 23-18 del secondo set, prima di venire sostituita nel quarto parziale.
Carlotta Cambi, 6,5: dentro nel momento topico della partita, ha badato al sodo, forte dei suoi 29 anni e tanta esperienza sulle spalle. Non ha cercato preziosismi, ma solo tanta sostanza. Nelle fasi determinanti si è giustamente affidata ad Antropova ed alle centrali.
Monica De Gennaro, 7: comprende la serata difficile di tante sue compagne di squadra e si sacrifica come non mai in ricezione, cercando di coprire una porzione più ampia possibile di campo. Meno appariscente che in altre circostanze, ma sempre imprescindibile.
Alice Degradi, sv: il voto sarebbe stato insufficiente, perché aveva disputato una partita molto complicata sia in attacco sia in ricezione. Poi è arrivato l’infortunio che lascia con il fiato sospeso. Dopo aver saltato le Olimpiadi di Parigi 2024, dire addio anche ai Mondiali 2025 rappresenterebbe umanamente una vera e propria tragedia. Non resta che attendere e sperare in buone notizie dall’infermeria.