Calendario ATP non più sostenibile e da rivedere: i forfait di Sinner, Alcaraz e Djokovic fanno riflettere
Una situazione complicata. Il calendario del tennis mondiale è sempre più fitto di tornei e soprattutto i tempi di stacco sono sempre meno. Questo porta i tennisti più forti a delle decisioni molto nette nella programmazione. È quanto fatto da Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Novak Djokovic e Jack Draper che non prenderanno parte al Masters1000 di Toronto, il cui inizio è fissato il 27 luglio.
Sinner, nella giornata di ieri, ha giustificato la sua assenza per la necessità di riprendersi dopo quanto accaduto a Wimbledon, alludendo anche al fastidio al gomito con cui ha dovuto convivere nel corso dei Championships. Criticità fisiche anche per Nole e Draper, mentre per Carlitos, stando a quanto riportato da MARCA, si parla proprio della necessità di tirare il fiato per le tante partite affrontate in questa parte di stagione (54).
Una situazione “aggravata” dalla decisione di chi gestisce i Masters1000 di renderli sempre più affini a degli Slam, vista la durata di 12 giorni. Una criticità chiara nella doppietta Toronto-Cincinnati (7-18 agosto), vista la disputa dei due eventi uno di seguito all’altro, con nemmeno una settimana di tregua prima degli US Open.
Per questo i tennisti più forti, avendo la possibilità di scegliere, hanno puntato su una programmazione diversa e improntata sul medio-lungo periodo, rinunciando a un torneo “obbligatorio” come quello canadese. Nel caso di Sinner, Alcaraz, Djokovic e Draper, infatti, ci sarà uno zero in classifica che non potrà essere rimpiazzato con altro tornei nell’ambito del best-19 stagionale, ovvero i migliori 19 risultati che andranno a comporre il ranking. Un male necessario, dettato dalle circostanze.